Jasmine, che ha commesso ben 67 errori gratuiti, non sfrutta un match point sul 6-2 5-4 e si fa riprendere dalla Ito, che conquista un posto al terzo turno
Jasmine, dove sei? Cercasi Paolini disperatamente, il suo sorriso, la sua aggressività, l'atletismo, la velocità di palla. Le doti che l'hanno portata alle porte del paradiso due volte con altrettante finali Slam lo scorso anno sembrano svanite. O almeno sembrano finite in qualche angolo nascosto del suo borsone. La sconfitta contro la giapponese Ito all'esordio del Wta 1000 di Montreal è stato il segnale che Paolini è in stato confusionale. Avanti 6-2 4-1 e ormai a un passo dalla vittoria col match point, la numero 1 italiana si è fatta riprendere dalla giapponese 110 al mondo capace di superarla 2-6 7-5 7-6.
CONFUSIONE
—
Un numero su tutti certifica il momentaccio dell'azzurra: 67 errori gratuiti nel match, consegnato di fatto tra le mani della Ito, incredula per il risultato più importante in carriera, al terzo turno di un torneo 1000. Paolini ha raccolto solo un grande risultato quest'anno, con la doppia gioia di Roma dove ha vinto il titolo sia in singolare, contro Gauff in finale, e in doppio con Sara Errani, con cui si è laureata campionessa Slam a Parigi. La compagna di squadra era nel box come sempre e quando la partita è girata ha cercato di tirar fuori dalla toscana un po' di energia. Ma sembra che al momento la fiducia nel serbatoio di Paolini sia in rosso. Nel box con lei, oltre a Errani anche Federico Gaio, ex azzurro che la seguirà nella campagna sul cemento come supporto tecnico della Fitp. Non sembra, al momento, la soluzione definitiva per Jasmine che in primavera ha interrotto il rapporto professionale con Renzo Furlan, che l'ha cresciuta e portata fino al numero 4 del mondo per affidarsi a Marc Lopez. Una collaborazione che non ha funzionato e si è chiusa dopo Wimbledon. La nota positiva è che il ginocchio che aveva infastidito Jasmine sembra essere ormai a posto. Ripartire dalle buone notizie.