Ahanor, idee chiare: "Il progetto dell'Atalanta è ideale. Io pagato 20 milioni? Non devo badarci"

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Parla il 17enne arrivato dal Genoa con un investimento notevole: "Io devo pensare a giocare e lavorare, qui le condizioni per studiare e crescere sul campo"

Dal nostro inviato Matteo Brega

30 luglio - 14:25 - ZINGONIA (BERGAMO)

Nella sala conferenze di Zingonia, accanto a Honest Ahanor, c’è l’ad dell’Atalanta Luca Percassi. Presenza non solo simbolica ma anche sostanziale per far capire quanto sia stato voluto e cercato l’investimento robusto (20 milioni tra parte fissa e variabile) su un ragazzo di nemmeno 18 anni e con sole 6 presenze in Serie A. Ed è proprio Percassi che apre la conferenza di presentazione: "Lo conosciamo da tanti anni, lo abbiamo seguito da tempo. Si è sempre contraddistinto per le sue grandi qualità in campo e per la maturità mostrata anche fuori. È un ragazzo perbene che si integra con il mondo Atalanta. La società è sempre attenta a cogliere opportunità per investire su ragazzi giovani di prospettiva. Il suo è un percorso di formazione, dovremo essere tutti pazienti. Anche se si comporta come se fosse qui da tanti anni".

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Su di lui si erano mossi tanti club di prima fascia, in Italia e all’estero. L’Atalanta ha presentato il progetto migliore e Honest lo ha scelto. "Non ho paura, sono in un ambiente fantastico con compagni e gente perbene - ha spiegato il giovane difensore in conferenza -. Ho sempre giocato con gente più grande di me e questo mi ha aiutato a imparare la gestione di determinate dinamiche, mi ha formato come persona". La sua è una storia di perfetta inclusione. Nato ad Aversa da genitori nigeriani, si è trasferito con la madre a Genova dopo un anno. E lì da bambino ha iniziato a giocare in una scuola calcio aperta in un campetto a sette di un’abbazia. "La cifra del mio cartellino deve importarmi poco - ha aggiunto -. Io devo pensare a giocare e lavorare. E qui ho tutto questo. In più sono circondato da persone anche a casa che mi lasciano tranquillo per seguire gli studi e allenarmi al meglio". E in campo dove si vede meglio? "Il ruolo è relativo, quello che conta è il progetto e questo dell’Atalanta è il più adatto per me".

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