Padovano: "Champions, punto su Yildiz. Che battuta l'Avvocato dopo il Borussia..."

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Trenta anni fa il trionfo europeo. L’ex attaccante della Juve: "Dopo il trionfo nel derby d’Italia, avrà ancora più autostima. Mi sono piaciuti il coraggio di Adzic e quello di Tudor e della società"

Filippo Cornacchia

Giornalista

16 settembre 2025 (modifica alle 08:24) - TORINO

La storia a volte si ripete e la Juventus sogna che sia così anche stavolta. Stasera la Champions League della Signora comincia con il Borussia Dortmund, come trenta anni fa quando la stagione si concluse con la Coppa dei Campioni 1996 sollevata nel cielo di Roma. “Era un’altra Coppa e un’altra Juventus”, sottolinea Michele Padovano, protagonista di un debutto da sogno quel 13 settembre 1995. “Ricordo tutto come fosse ieri - aggiunge l’ex attaccante juventino, ora commentatore per Sky Sport -. Esordio assoluto in Champions, gol e vittoria a Dortmund. Di meglio non avrei potuto chiedere”. 

Agnelli mi disse: 'Padovano, con me in porta non avrebbe segnato…'

Michele Padovano

Il primo aneddoto che le viene in mente su quel Borussia Dortmund-Juventus del 1995? 

“Una volta rientrati a Torino dalla Germania, l’Avvocato Agnelli mi disse: “Padovano, con me in porta non avrebbe segnato…”". 

La squadra di Tudor ritrova quella di Nico Kovac dopo il successo (2-1) in amichevole del mese scorso: inciderà? 

“Non credo, mi aspetto una partita completamente diversa. Il Borussia Dortmund è più forte di quello che ha mostrato in agosto. Non dimentichiamoci che due anni fa i tedeschi hanno disputato la finale di Champions League contro il Real Madrid”. 

I bianconeri arrivano al debutto in Europa dopo aver battuto l’Inter 4-3 al 91’: più un vantaggio o un rischio a livello emotivo? 

“Non vedo rischi, anche perché la musichetta della Champions trasmette motivazioni uniche. Piuttosto la Juventus, dopo il trionfo nel derby d’Italia, avrà ancora più autostima. Quello che serve per cominciare al meglio anche la Coppa”. 

Ha riguardato il gol di Adzic contro l’Inter: sensazioni? 

“Adzic non mi ha stupito, lo conosco da un po’ di tempo non dall’altra sera: lo avevo già ammirato in Next Gen. È un giovane forte. Un predestinato. È un centrocampista offensivo, ma deve migliorare in fase difensiva”. 

Lei ha vinto la Champions 1996 insieme a Jugovic: il serbo può essere il modello giusto per Adzic?

“Jugovic era eccezionale, completo e totale: difendeva e attaccava, recuperava palloni e segnava. Sì, Vladimir deve essere una fonte di ispirazione per il talento montenegrino. Mi è piaciuto il coraggio di Adzic e anche quello di Tudor e della dirigenza che non lo hanno mandato in prestito in Serie A o in B. I giovani bravi vanno fatti giocare, anche in partite delicate come può essere un derby d’Italia tiratissimo come quello di sabato”. 

A parte il coraggio, cosa apprezza maggiormente di Tudor? 

“Tudor mi piace come tecnico, uomo e anche a livello di comunicazione e atteggiamento. Poi alle parole dovranno seguire i fatti, per cui mi aspetto una Juventus che lotterà per lo scudetto perché alla fine i rinforzi richiesti sono arrivati. Igor ha empatia con la squadra e si vede: i giocatori apprezzano sempre la schiettezza ed è evidente il feeling tra il tecnico e lo spogliatoio. Anche il suo dna juventino aiuta. I giocatori lo vedono come un punto di riferimento”. 

La Juventus può contare su tre centravanti. Per il debutto in Champions conta di più il buon momento di Vlahovic o l’abitudine di David e Openda a segnare contro il Borussia Dortmund? 

“Il tecnico solitamente guarda gli allenamenti e sceglie in base allo stato di forma del momento dei suoi uomini, non guardando numeri e precedenti statistici”. 

Chi può essere il Padovano del 2025? 

“Vlahovic i gol li farà sempre, Openda strappa e può fare la prima o anche la seconda punta. Ma il “Padovano” stavolta potrebbe essere David: punto su di lui per questa sfida contro il Borussia Dortmund. Ho un debole per la freddezza in area del canadese: difficilmente sbaglia negli ultimi metri”. 

A bruciapelo: meglio Vlahovic o Guirassy del Borussia Dortmund?

 “Guirassy”. 

Yildiz sogna una notte alla Del Piero contro il Borussia Dortmund: dove può arrivare il turco?

“Kenan ha grandi doti, ma come tutti i top ha bisogno di una squadra forte: mi auguro che la Juventus si rafforzi per trattenerlo e esaltarlo ancora di più. Lui e Del Piero sono diversi: Ale ha fatto la storia, Yildiz deve segnare con ancora con maggiore continuità per iniziare a scriverla. È un predestinato”. 

Una vittoria contro il Borussia Dortmund può cambiare la stagione della Juventus? 

“Un successo al debutto in Champions consentirebbe alla Juventus di sognare dopo tre vittorie consecutive e quella nel derby d’Italia. Arrivare tra le prime 8 di Champions sarebbe un bel risultato visto le corazzate europee che hanno speso tanto sul mercato. Lottare per lo scudetto mi sembra più realistico, anche se il Napoli di Conte resta la grande favorita in campionato”. 

Se guarda al futuro, chi può essere il Padovano di Tudor? 

“Mi piacerebbe che lo fosse Zhegrova, giocatore con colpi incredibili. Al Lilla, prima dell’infortunio, mi aveva impressionato: mancino, grande tecnica. Non ha paura di niente, punta l’avversario ed è sempre velenoso”.

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