Il presidente ungherese Viktor
Orbàn in 'veste' queer, con gonna, tacchi rosa, rossetto, e la
cravatta con i colori della battaglia delle persone trans,
mentre sventola in aria una bandiera arcobaleno. Questa l'opera
comparsa, alla vigilia del pride, al centro di Budapest, firmata
dall'artista Laika, dal titolo "Another Hungary is Possible",
ovvero: "Un'altra Ungheria è possibile".
Sull'orlo della gonna si legge anche la scritta "Free Maja",
in omaggio alla militante antifascista non-binary detenuta in
Ungheria. Un messaggio chiaro, lanciato dall'artista alla
vigilia del Budapest Pride. "'Caro si fa per dire Viktor', ho
sognato che scendevi in piazza anche tu, per i diritti civili,
per la libertà di essere ciò che si vuole, ciò che si è.
Scendevi in piazza anche per difendere lo stato di diritto e la
democrazia, contro i beceri nazionalismi e contro i gruppi di
estrema destra del tuo paese. Contro i maltrattamenti nelle
carceri. Scendevi in piazza a difesa dei diritti umani... Poi mi
sono svegliat....", scrive sui social l'artista pubblicando le
foto del suo nuovo poster.
"La street art però ha il potere di mostrare l'impossibile,
l'utopico. E soprattutto ha il potere di fare arrabbiare i
sovranisti come te. Essere qui a Budapest oggi è un rischio, ma
è anche necessario", sottolinea. "È importante non solo per la
comunità LGBTQIA+ ungherese, ma per quella di tutta l'Europa. E
importante per difendere democrazia e diritti umani. Domani sarò
in incognito alla manifestazione e spero di vedervi in
tantissimi. L'onda nera omofoba e xenofoba non ci travolgerà.
Noi siamo marea", conclude il post dell'artista, accompagnato
dalla canzone Express yourself di Madonna.
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