"Se si
combatte l'odio con l'odio, non si finisce mai". Con queste
parole, Ida Balò, 95 anni, sopravvissuta alla strage di
Civitella in Valdichiana (Arezzo) avvenuta il 29 giugno del
1944, ha sottolineato l'importanza della pace "disarmata e
disarmante", richiamando anche il messaggio di Papa Leone XIV.
Lo ha detto nella cerimonia durante la quale è stata insignita
dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania. Il
riconoscimento, conferito dal presidente tedesco Frank-Walter
Steinmeier, è stato consegnato a Civitella in Valdichiana
dall'ambasciatore tedesco in Italia, Hans Dieter Lucas. Il
conferimento c'è stato a due giorni dall'81/o anniversario della
strage nazista di Civitella, rappresaglia contro la popolazione
civile che il 29 giugno 1944 costò la vita a 244 persone, gli
abitanti del capoluogo e dei borghi rurali circostanti.
Ida Balò ha ricordato le difficoltà incontrate nel
raccontare la tragedia, tra critiche e attacchi: "Sono andata
avanti perché sono cocciuta come un mulo. A scuola non parlavo
mai, poi un giorno mi chiesero di scrivere un tema. All'inizio
lasciai il foglio bianco, poi cominciai a raccontare la strage.
'Vivevo serena e tranquilla, non avevo problemi di alcun tipo ma
quel 29 giugno tutto è cambiato' scrissi". Il suo racconto,
intenso, commosse il personale scolastico: "Mi chiamarono in
presidenza, una signora con il mio tema in mano piangeva. Mi
disse: 'Sei di Civitella? Ti vogliamo tutti bene'".
Nel conferire il riconoscimento l'ambasciatore tedesco Hans
Dieter Lucas ha sottolineato come "per molti anni a Civitella è
mancata una celebrazione ufficiale. La popolazione, infatti,
riteneva che anche i partigiani avessero parte di
responsabilità: la strage era stata una rappresaglia e
ricordarla significava riaprire ferite ancora troppo vive, un
doppio dolore, insopportabile. Anche in Germania, per lungo
tempo, si parlava poco di quei crimini: l'attenzione era tutta
rivolta alla ricostruzione, non alle sofferenze inflitte dalle
Ss. Poi, lentamente, le cose sono cambiate, da una parte e
dall'altra". "Oggi - ha concluso l'ambasciatore tedesco -,
questo riconoscimento assume per me un valore ancora più grande
e mi riempie di soddisfazione". Commozione e soddisfazione anche
da parte del sindaco di Civitella, Andrea Tavarnesi, da sempre
impegnato in iniziative dedicate alla memoria dell'eccidio.
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