Cagliari senza Caprile, Gaetano e
Luvumbo nella partita che potrebbe assegnare lo scudetto al
Napoli. E Pavoletti e Zortea sono in forse. Rossoblù già salvi,
ma Nicola avverte: "Il Cagliari farà la sua partita perché vuole
chiudere bene la stagione e ottenere il massimo possibile, dopo
la grande prestazione contro il Venezia, fatta di attenzione,
intensità, spinta collettiva di ogni singolo elemento verso il
traguardo".
"La sfida scudetto è tra Inter e Napoli, mentre Como e
Cagliari - spiega il tecnico - hanno un percorso diverso e,
parlo per il Cagliari, si andrà in campo con la testa giusta, le
idee che ci hanno contraddistinto in stagione, con qualche
assenza per infortunio, ma chi giocherà avrà magari una
motivazione ulteriore perché ha avuto meno minuti a
disposizione".
Il futuro? "Se si vorrà migliorare, bisognerà fare scelte di
un certo tipo e valutazioni ad ampio spettro per capire come e
se si possa fare uno step che ti porti più in alto in
classifica. Noi - sottolinea Nicola - non siamo quasi mai stati
in reale pericolo, abbiamo pareggiato i punti della scorsa
stagione a una giornata dal termine, mostrando un'idea diversa
dal passato, facendo molte cose buone e altre dove occorre
migliorare. L'ambizione c'è, poi però ci vuole grande
razionalità nel fare le valutazioni e capire in che direzione si
voglia andare, come è giusto che sia - e come si fa sempre - a
fine campionato ci siederemo con la società e ragioneremo su
ogni aspetto".
È mancato qualche colpo con le big. "C'è l'anno in cui riesci
a fare qualche colpaccio, però poi può succedere - precisa
l'allenatore - che nelle altre prestazioni non sei competitivo o
perdi punti contro le tue dirette concorrenti. Noi siamo stati
competitivi sempre anche con le big, con qualche pareggio
raccolto anche grazie a qualità e la giusta mentalità, magari
scendendo a qualche compromesso a livello fisico come successo
per esempio con l'Atalanta. Per vincere più partite contro le
cosiddette grandi bisogna cambiare obiettivi: c'è sempre una
diversità fisica e qualitativa contro certi avversari, perché
hanno più giocatori già pronti rispetto a noi che li dobbiamo
costruire nel tempo".
Piccoli? "L'operazione Sulemana è stata eccezionale per il
Cagliari, ha portato tre giovani atleti come Roberto, Zortea e
Adopo con il motore giusto. Piccoli - chiarisce Nicola - ha
dimostrato di essere un giocatore potenzialmente importante,
grazie a un ambiente che lo ha aspettato dandogli fiducia e
minuti anche quando la prestazione non era al top. Tutti e tre
hanno giocato una stagione di livello, possono essere tasselli
su cui il club può costruire e valorizzare, il miglioramento
passa dalla quotidianità, dalla dedizione, poi quando non te lo
aspetti vedi che hai fatto un determinato step: è successo con
molti nostri ragazzi nel corso dell'anno".
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