Il club azzurro vuole l'ala, i rossoblù chiedono due operazioni: soldi e Jack in prestito
Premessa: a fari più o meno spenti, resta sempre Pio Esposito il più “attenzionato”, in prestito e considerando che né Castro e né Dallinga al momento sono sul mercato. Ma il mercato ha le proprie stranezze e non c’è dubbio che un tipo, un giocatore — bolognese – come Giacomo Raspadori possa solleticare non poco il Bologna. E in effetti solletica. Il tutto come consequenzialità di un avvicinamento progressivo – a livello di sondaggio – del Napoli a Dan Ndoye, che il club di Saputo valuta 40 milioni di euro. Perché è da lì che si parte: da ben 29 milioni di euro in più rispetto al prezzo d’acquisto che il Bologna corrispose al Basilea per prendere lo svizzero due estati fa, quindi a 11 milioni. In sostanza il concetto è: volete Dan Ndoye? Costa 40 milioni di euro; in allegato, però, parliamo di Jack. Parliamone, quantomeno. Tutto in divenire.
operazioni distinte
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Il Bologna, si sa, è a caccia di una punta in più. Un giovane che possa essere complementare a Castro e Dallinga. Ma proprio perché le vie del mercato fanno giri strani, ecco che l’affondo che molto probabilmente il Napoli farà per Ndoye porterà anche a un discorso in allegato. Il club di De Laurentiis avrebbe voluto l’ala svizzera già a gennaio: in quel caso fu proprio il giocatore a voler chiudere la propria annata a Bologna, e la chiosa è stata vincente col gol di Coppa Italia. Il fatto che Conte possa tornare all’attacco per Dan è quasi scontato. Ma il Bologna basa tutto su un concetto: che siano due operazioni distinte. Tradotto: 40 milioni (o 35 più vari bonus) per la cessione dello svizzero e prestito – magari oneroso – nell’eventualità in cui Giacomo Raspadori possa scegliere di cambiare aria e avere ben più minutaggio di quello che ha avuto – seppur decisivo – nell’ultimo campionato culminato col suo secondo scudetto in carriera. Insomma: non uno scambio totale ma soldi da una parte e prestito dall’altra. Uno scambio parziale, ecco. Ma che sarebbe d’oro.
l'esperto
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Raspadori ha ancora tre anni di contratto con DeLa e l’idea che possa diventare la terza punta in organico del Bologna c’è: ovviamente non sarebbe la terza in ordine di meriti ma un campioncino in più, un giovane ed esperto giocatore che fra l’altro ha la qualità per poter giocare anche altrove nel fronte offensivo, pure da sotto punta. Insomma, l’idea c’è, magari complicata ma esiste e chissà come e se verrà portata avanti. Per quel ruolo – comunque – il Bologna cerca un uomo in più avendo ben 4 competizioni a cui dare risposte, dal campionato all’Europa League, dalla Supercoppa alla Coppa Italia da detentore. Nella lista non spariscono certo Francesco Pio Esposito, Piccoli e nemmeno Sebastiano: tutto dipenderà dalle volontà dei nuovi allenatori, Chivu in primis. Di certo c’è che Raspadori avrebbe intenzione di andare a giocare di più: a Bologna, in fatto di Serie A, nella zona del “9” di esperienza ne avrebbe più di tutti. L’idea esiste, il resto si capirà, soprattutto se poi il Napoli dovesse avere la meglio per Ndoye rispetto alla Premier e sempre che Ndoye decida di scegliere l’addio.
olandesi e suslov
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Nel frattempo, si tiene sempre monitorata la pista olandese (Van Bommel e Mijnans con la carta-Karlsson), quella argentina (per Roman Vega servono 8 milioni, in attesa delle aperture in atto da tempo per il rinnovo di Lykogiannis) e anche quella che porta a Tomas Suslov del Verona: piace al d.t. Sartori ma il Verona chiede una cifra considerata eccessiva. Però un vice-Odgaard (trequartista) serve: lo saprebbe fare anche Raspadori, un multitasking nato a Bentivoglio (Bologna). Siamo solo all’inizio.