Nba, Oklahoma City Thunder campioni! Shai Mvp, Indiana perde Haliburton e crolla in gara-7

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I Pacers partono forte, ma Tyrese si rompe il tendine d'Achille. Il +1 della pausa diventa un-22 da cui non possono più risalire. Gilgeous-Alexander votato mvp della serie

Simone Sandri

23 giugno - 07:15 - OKLAHOMA CITY

Il Larry O’Brien Trophy alla fine lo alzano i Thunder che chiudono una gara-7 nella quale succede un po’ di tutto: un successo che premia un gruppo giovane e incredibilmente talentuoso, in grado forse di diventare una dinastia negli anni a venire. Oklahoma City, dopo un primo tempo timido, nella ripresa cambia marcia, si affida alle giocate di un super Shai Gilgeous-Alexander, che si porta anche a casa il premio di mvp, e vincer 103-91, regalando a una città che vive per i suoi Thunder, il primo titolo Nba della sua storia. Ma gara-7 verrà ricordata anche per lo sfortunatissimo infortunio di Haliburton, che a 4’55’’ dalla fine del primo quarto si procura una lesione al tendine d’Achille della gamba destra. Un epilogo devastante per il leader dei Pacers che lo costringerà a un lunghissimo stop. Indiana ancora una volta contro tutto e tutti, anche senza Haliburton prova a scombussolare i piani di Okc ma nella ripresa con l’andare dei minuti perde contatto con i Thunder e deve alzare bandiera bianca. Tantissimi rimpianti quindi per una squadra che nessuno davvero, a inizio postseason, avrebbe mai pensato potesse arrivare a giocarsi il titolo Nba a gara-7 contro Oklahoma City.

clima da corrida

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Il clima al Paycom Center è di quelli da corrida. Entusiasmo alle stelle per i tifosi di casa e anche qualche maglia gialla in più del previsto nel mare blu dei tifosi di Okc. I Thunder sanno di avere grande pressione sulle loro spalle e partono incredibilmente contratti. Solo Shai sembra a suo agio, Indiana, invece, gioca con la mente libera e le triple di Haliburton non fanno altro che aumentare la fiducia degli ospiti. Il buon impatto dalla panchina di Caruso non basta ma poco dopo la metà del primo quarto succede l’impensabile. Haliburton accelera sul perimetro e perde il passo, finendo sul parquet senza essere stato toccato. Le urla del fenomeno di Indiana e la dinamica dell’infortunio non lasciano spazio a molti dubbi: lesione del tendine d’Achille. Diagnosi tremenda. Indiana reagisce con il solito coraggio al colpo da ko sferratogli dal destino e con i canestri di Siakam e i punti di Nembhard resta aggrappata a Oklahoma City che invece non riesce a scrollarsi di dosso la tensione. La tripla allo scadere del primo tempo di Nembhard addirittura permette agli ospiti di andare negli spogliatoi all’intervallo in vantaggio 48-47 dopo aver tirato con 8/16 dalla lunga distanza contro il 4/18 dei Thunder.

Oklahoma City Thunder guard Luguentz Dort, left, celebrates with teammates in the locker room after winning the NBA basketball championship with a Game 7 victory against the Indiana Pacers Sunday, June 22, 2025, in Oklahoma City. (AP Photo/Julio Cortez)

cambio di passo

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La squadra capace di vincere 68 partite durante la regular season cambia però passo a inizio ripresa. La difesa torna a essere super aggressiva, i turnover per i Pacers fioccano e in attacco le cose migliorano sensibilmente. Gilgeous-Alexander suona la carica griffando un parziale di 9-0 con una bella tripla e due assist da cinema, Indiana però risponde con il solito McConnell. Ancora una volta, infatti, in queste Finals il terzo quarto diventa il TJ Show con la riserva dei Pacers che fa venire il mal di testa con la sua energia alla difesa di Okc. McConnell segna 12 punti consecutivi ma dall’altra parte le triple iniziano a entrare per i padroni di casa e Jalen Williams prende confidenza con il canestro. Shai fa il resto e i Thunder scappano via, chiudendo un ottimo terzo quarto in vantaggio di 13 lunghezze. Le rimonte anche clamorose sono la specialità della casa per i Pacers ma senza l’apporto di Haliburton la montagna da scalare diventa un Tourmalet, Oklahoma City poi alza l’intensità difensiva e non concede più nulla. Indiana nei primi 4’30’’ dal quarto periodo non mette punti a referto e i Thunder scappano a quello che sembra un +22 senza ritorno. I Pacers però non muoiono mai e provano a spaventare il festante pubblico di casa rispondendo con un inaspettato 11-1. Indy arriva a -10 con la tripla di Nembhard a 2’32’’ dalla sirena ma la schiacciata di un ottimo Holmgren rimette le cose a posto. Oklahoma City resta così a distanza di sicurezza, raccogliendo poi la standing ovation del caldissimo pubblico del Paycom Center nei secondi finali. Una serie davvero intrigante e piena di colpi di scena va così in bacheca con i Thunder che alzano davanti ai loro tifosi il Larry O’Brien Trophy.

Oklahoma City: Gilgeous-Alexander 29 (6/15, 2/12, 11/12 tl), Jal. Williams, Holmgren 18. Rimbalzi: Hartenstein 9. Assist: Gilgeous-Alexander 12.

Indiana: Mathurin 24 (4/9, 2/5, 10/10 tl), Siakam, McConnell 16. Rimbalzi: Mathurin 13. Assist: Nembhard 6.

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