Linari, la doppietta di Girelli e Cantore chiudono la pratica nel primo tempo. le azzurre chiudono seconde dopo la Svezia (6-1 alla Danimarca). Il ct: "Chiudere così bene non era scontato. E ora l'Europeo"
Pietro Scognamiglio
3 giugno - 22:21 - MILANO
Sicura dei suoi mezzi, concentrata, cattiva fino a diventare dominante. A Swansea l’Italia salta in testa a un Galles non irresistibile - 4-1 con tre gol di testa, l’altro comunque da calcio d’angolo - e conserva così di prepotenza il suo posto nella Lega A di Nations League. Quella che include le migliori d’Europa, riconoscendone lo status anche nelle prossime qualificazioni mondiali. Al dentro o fuori per evitare i fastidiosi playout, le Azzurre di Soncin fanno valere la maggiore qualità e organizzazione contro avversarie volenterose e vitaminiche, capaci di fermare due volte sul pari la Svezia (nel frattempo volata alle Final 4), ma con dei chiari limiti (altrimenti, non avrebbero raccolto solo due punti in sei partite). Arriva così anche un bel segnale in vista dell’Europeo, al via tra un mese esatto: questa era l’ultima partita prima della spedizione in Svizzera – non ci saranno vere amichevoli, se non test a porte chiuse – e lì sarà ancora più importante riuscire a battere chi non è più forte di noi (Belgio e Portogallo, che valgono comunque più di questo Galles), per non arrivare a giocarsi la qualificazione contro la Spagna. La strada sembra tracciata bene.
quaterna
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Soncin cambia qualcosa rispetto allo 0-0 di Parma con la Svezia, ridisegnando parte della catena di destra per la squalifica di una titolarissima come Di Guglielmo. Viene riproposto il 3-5-2 – uno dei sistemi mandati a memoria da una squadra che sa cambiare pelle, anche nelle transizioni – e ritrovano così spazio Lenzini in difesa, Soffia a sinistra (con Oliviero spostata a destra) e Girelli davanti a far coppia con Cantore. Il primo tempo è un autentico show azzurro sulle situazioni statiche: Giugliano calcia divinamente angoli e punizioni, sul primo destro arrotato dalla bandierina arriva già al 9’ la zampata di Linari nell’area piccola, a risolvere un flipper innescato dalla spizzata di Lenzini. Rotto subito l’equilibrio, l’Italia dilaga: due testate di Girelli – 58 gol in Nazionale a 35 anni, tirata a lucido a fine stagione – infilano i portieri (Middleton-Patel sostituisce prima dell’intervallo l’infortunata Clark), in mezzo il tris di Cantore, anche lei di testa, nell’unico gol su azione della serata con assist di Girelli. Una connessione che ha fatto le fortune della Juventus nella stagione appena conclusa e che rischia di rompersi, visto che proprio Cantore sembrerebbe molto vicina a uno storico trasferimento negli Stati Uniti. Il secondo tempo, nella sostanza, diventa un maxi allenamento per mettere minuti anche nelle gambe che ne hanno di meno: dentro Giacinti, Bergamaschi, Piga e Cambiaghi, oltre a Durante che dà il cambio a Giuliani tra i pali e finisce scavalcata dal lob della veterana Fisher (anche lei subentrata). Sull’unico calo di attenzione, a partire da una palla persa, l’Italia prende gol e – in una serata che resta perfetta – regala a Soncin lo spunto per trovare qualcosa da migliorare, scendendo nel dettaglio, inseguendo i particolari. Quelli che faranno la differenza per comporre la lista delle 23 per l’Europeo, dopo tanti dolorosi tagli visto che il gruppo abituale supera le 30 unità.
il commento
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“È stata una grandissima prestazione – l’analisi a caldo del c.t. – abbiamo approcciato benissimo la partita con aggressività, prendendo sin dall’inizio il controllo del gioco. Ha avuto spazio anche chi non lo trovava da un po’e sono orgoglioso di questo gruppo e dei valori che stanno emergendo al suo interno. In un girone così, arrivare al secondo posto non era scontato”.