Il ds cerca di convincere la punta dello United, che chiede la certezza della conferma tra un anno. Se salta, c'è Arokodare in pole
Antonio Giordano
22 agosto - 09:26 - NAPOLI
Volendo, si può sempre saccheggiare il vocabolario d'inglese: e che si tratti di forcing, che si finisca in un summit, che si allestisca un briefing, che si conteggi in pounds, poi sempre intorno a Rasmus Hojlund (22 anni compiuti lo scorso febbraio) ci si ritrova. Che l'italiano l'ha imparato nel suo anno a Bergamo e che potrebbe perfezionarlo tra un po': il direttore sportivo Giovanni Manna si è incollato al cellulare e un giorno sì e l'altro pure se ne sta a chiacchierare con il "danesino" che gli sta togliendo il sonno. Il Napoli ha bisogno di prendere un centravanti per consegnarli le chiavi delle aree di rigore avversarie e per convincerlo servono discorsi persuasivi e una dialettica convincente.
hojlund-napoli, i dettagli della trattativa
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La short list dei bomber è guidata da questo giovanotto che a De Laurentiis e a Conte piace tanto e Manna, che condivide, sta provando a trovare gli argomenti per non doversi macerare sino all'ultimo giorno di calciomercato a girare l'universo in cerca di gol last minute: Hojlund è la figura dominante di questa fase aggrovigliata di trattative senza sosta e nelle chiacchierate Manna infila di tutto, la statura del Napoli, il desiderio di essere protagonista in campionato e anche in Champions League, la serietà della società, l’autorevolezza dei calciatori e il fascino di un allenatore come Antonio Conte. Ma al bivio il colloquio s'infrange: il Napoli è intenzionato ad acquistare Hojlund in prestito oneroso con diritto di riscatto, idea che non scatena emozioni forti nel centravanti; per svoltare, basterebbe convincersi a confermare Hojlund a giugno 2026. Ma nell'organico e dunque nel bilancio del Napoli ci sono già due centravanti di peso (pure economico) e un po' di oculatezza finanziaria è doverosa. Dopo essersi confrontato con il Manchester United, che un'apertura l’ha concessa ed è disponibile a negoziare, Manna ha interpellato il manager e il papà dell'attaccante ex Atalanta: adesso, siamo a quello che si chiama accerchiamento. I soldi non sono un problema: Hojlund viaggia intorno ai 2,8 milioni di euro annui, un ritocchino - che vada dai 3 ai 3 e mezzo - gli verrebbe riconosciuto, e questo è un primo segnale sulla volontà di De Laurentiis di chiuderla.
mercato napoli, le alternative a hojlund
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Però poi è vietato sostare in zona pericolosa, come può esserlo una questione del genere: il Napoli ha una serie di alternative e lavora anche su altri tavoli. Per costi, Tolu Arokodare pare il più avvicinabile: gioca nel Genk, in Belgio, è nigeriano, ha un'età consigliabile (24 anni), ha un fisico rassicurante. E poi c'è l’altra faccia della medaglia, Nicolas Jackson (pure lui ne ha 24) che però richiede sforzi maggiori pure in trattativa: al Chelsea non ha spazio ma è un valore economico, l'ingaggio è in linea con i parametri dei Blues, e le riflessioni del Napoli si ribellano dinnanzi a certe argomentazioni. Ma il mercato, proprio per le sue variabili, concede sempre qualche chance in più e magari conversioni che non ti aspetti. Sul ciglio dell'area di rigore il Napoli ci rimane, osserva con curiosità anche l'evoluzione di Artem Dovbyk, il più maturo (28 anni) dei possibili pretendenti al ruolo di erede di Lukaku, che però intuisce d'essere provvisoriamente a Trigoria, oppure no. Vai a capire come finiscano certe storie.