Napoli e Inter, notte da scudetto: è il finale perfetto per due squadre imperfette

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È stata un'annata in cui le fragilità hanno prevalso sulle qualità: il titolo si potrebbe vincere a 82 punti ed era dal 2010-11 che non si registrava un punteggio così basso

Pierfrancesco Archetti

Giornalista

23 maggio - 08:48 - MILANO

Una notte da scudetto, con la novità delle due partite decisive scorporate dal resto della giornata, aumenta l'attesa, le tensioni e le emozioni. È il finale perfetto per due squadre imperfette. Il titolo si può raggiungere con una quota massima di 82 punti, mentre nelle ultime due stagioni l'Inter e il Napoli di Luciano Spalletti chiusero rispettivamente a 94 e 90 punti. Era dal 2010-11 che non si registrava un punteggio così basso, sempre pensando che la squadra di Antonio Conte superi il Cagliari. Fu il Milan di Massimiliano Allegri a trionfare a 82, ma con sei lunghezze sui nerazzurri, reduci dal Triplete, secondi. Ad un andamento lento in vetta era seguito un percorso molto più da lumaca della prima inseguitrice. 

il campionato di napoli e inter

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Questa volta le due possibili regine si sono somigliate nelle fughe mancate, nelle frenate e nelle improvvise impennate, approfittando anche del fatto di essere rimaste praticamente sole da metà marzo, quando l'Atalanta diede le dimissioni dal ruolo di terza incomoda perdendo tre match consecutivi con Inter (soprattutto), Fiorentina e Lazio. Per 27 volte lo scudetto è stato assegnato all'ultima curva, questa sarà l'ottava nell’era dei tre punti. L'ultima, nel 2022, vide alla fine l'Inter seconda dietro al Milan, ma con 84 punti (contro 86): oggi sarebbero bastati a Simone Inzaghi per conquistare il suo secondo scudetto. 

scudetto, il percorso del napoli

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La storia viene scritta da chi vince, ha detto anche Conte come tanti altri prima di lui. Quindi un eventuale scudetto questa sera farebbe dimenticare le lacune del Napoli: organico ristretto, difficoltà a segnare (venti reti meno dei nerazzurri), emergenza continua per i numerosi infortuni, anche la paura in queste ultime due partite in cui poteva dare la spallata ma si è incartata nei pareggi. Riconosciute queste imperfezioni, il Napoli ha saputo però offrire una tenuta difensiva salvifica, la trasformazione della sofferenza in spinta per resistere e andare oltre i propri limiti, un gruppo compatto e alcune individualità non previste, vedi gli undici gol di Scott McTominay. Il Napoli ha più pareggi (dieci) di Inter e Atalanta che lo seguono, però è la squadra che ha perso di meno, soltanto quattro volte (come la Juventus) e ha vinto sette volte per 1-0: Conte ha governato le situazioni diverse, positive e negative, attirando su di sé critiche, elogi, conflitti di ogni tipo. Sicuro di poter lavorare sempre in settimane piene, senza Europa, ha messo la vittoria in qualsiasi maniera davanti a tutto: il fine che va oltre i (limitati) mezzi. Conte potrebbe agganciare il titolo al primo colpo, e dopo aver preso una squadra decima, un anno fa: mai successo. Il primato finora è della Juve nel 2011-12. Partita da un settimo posto e con un tecnico nuovo: lui, Conte. 

il percorso scudetto dell'inter

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L'Inter nella stagione scorsa tagliò dunque il traguardo con 94 punti, adesso se va bene sono 81. Già il dato sottolinea che la lista delle imperfezioni è cospicua, quasi impietosa, per le attese. Non ha sfruttato un organico valutato come superiore in estate, anche se non tutte le seconde scelte si sono comportate da prime. Non ha dato continuità al primato, quando il Napoli le aveva lasciato lo spazio per la fuga. E ha riservato per la Champions tutte le energie mentali che un gruppo vincente dovrebbe avere. Tra il pareggio con la Lazio è l'epica vittoria nella semifinale di ritorno con il Barcellona c'è soltanto un gol di differenza tra le due squadre, ma il 2-2 di domenica non è differente rispetto al 4-3 con il Barça per il conto delle reti: c'è un calcolo sbagliato sulle sicurezze e sulle capacità di gruppo. Il Napoli a 82 punti ne avrebbe nove in meno di quello di Maurizio Sarri, secondo a 91 nel 2018. Ma se l'Inter, che rincorre la capolista a una lunghezza di distanza, vincesse il titolo stasera con un finale clamoroso, i suoi 81 punti sarebbero la quota più bassa nei campionati a venti squadre. Sarebbe l'ennesima dimostrazione che è stata un'annata in cui le fragilità hanno prevalso sulle qualità, la testa è stata debole come le rose, stanca come il fisico. Anche scendendo di pochi gradini, la narrazione non è diversa: la Juventus è quarta e con una vittoria si iscriverà alla Champions collezionando sedici pareggi, manco avesse come obiettivo una tranquilla mediocrità di metà classifica. Ma anche il milionario quarto posto verrà definito completamente soltanto dopo gli ultimi incontri, domenica sera: il finale perfetto per altre squadre imperfette.

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