L'attaccante del Nantes non giocherà nell'ultima giornata di Ligue1, la squadra francese lo multa e devolve la somma a un’associazione contro l’omofobia

Sabato si gioca l’ultima giornata di Ligue 1, una serata decisiva per molte squadre e carica di significato extra-calcistico. Da ormai tre anni a questa parte, la Lega francese dedica l’ultima giornata alla lotta contro l’omofobia. Un’iniziativa simbolica che invita i club a scendere in campo con divise o simboli a sostegno della comunità LGBTQ+. Ma ancora una volta, l’attaccante egiziano del Nantes, Mostafa Mohamed, ha deciso di non partecipare alla gara. Il suo gesto, arrivato alla vigilia di una sfida che potrebbe decidere la salvezza della squadra, ha acceso nuovamente il dibattito.
Il rifiuto di Mostafa Mohamed
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Per il terzo anno consecutivo, Mohamed ha scelto di non partecipare alla partita in programma durante la giornata contro l’omofobia. Il Nantes, che affronterà il Montpellier sabato sera con l’obiettivo di conquistare la permanenza in Ligue 1, ha appreso giovedì pomeriggio che il giocatore non si sarebbe presentato. Mohamed ha espresso la sua decisione prima della partenza del gruppo per Arzon, dove la squadra ha previsto due giorni di ritiro. L’attaccante è rimasto nella regione della Loira Atlantica e non ha preso parte neanche all’allenamento mattutino. Il club ha già fatto sapere tramite un comunicato che il calciatore sarà sanzionato con una multa, la cui somma verrà devoluta a un’associazione impegnata contro l’omofobia.
Le parole di Kombouaré e la salvezza in bilico
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Durante la conferenza stampa prepartita, l’allenatore Antoine Kombouaré ha cercato di minimizzare l’assenza del suo attaccante, parlando di un «piccolo problema muscolare», senza affrontare direttamente il rifiuto di Mohamed. Ma la realtà, confermata da fonti interne al club e dai media francesi, è che il giocatore ha scelto consapevolmente di non scendere in campo in occasione della giornata contro l’omofobia. Una decisione che si aggiunge a un momento già molto delicato per il Nantes.
La squadra si trova infatti in piena lotta per non retrocedere e la sfida contro il Montpellier è fondamentale. Il centrocampista Pedro Chirivella ha espresso tutta la tensione che si respira nello spogliatoio: «È una trappola pensare che con un pareggio siamo salvi». Parole che dimostrano quanto ogni dettaglio, ogni assenza e ogni scelta individuale possano pesare sul destino collettivo del club.