Nadal: "Sinner è innocente, ci scommetto la vita. Ha vissuto l'inferno, tanti parlano senza sapere"

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Alla vigilia dell'inizio del Roland Garros, torneo che ha vinto 14 volte in carriera, il campione spagnolo ha parlato all'Equipe: "Ho fiducia in Jannik e anche nella giustizia. Ovvio, per il tennis sono cose negative, ma chi prende decisioni lo fa con tutte le informazioni"

22 maggio - 15:16 - MILANO

"Sono assolutamente convinto che Jannik non abbia mai voluto barare o fare qualcosa di illecito. Ne sono sicuro, ci scommetterei la vita". Rafa Nadal va dritto al punto, si schiera al fianco di Sinner e di fatto lo protegge da dubbi e insinuazioni circa la sua innocenza nel caso Clostebol. "C’è sempre molto rumore attorno a questo genere di cose e quando succede è un male per tutti. Credo abbia vissuto l’inferno per un anno - ha detto in una lunga intervista a L'Equipe alla viglia dell'inizio del Roland Garros -. Ovviamente, per il tennis, questo genere di cose è negativo. Dopodiché, se dubitiamo di tutto nella vita, possiamo mettere in discussione tutto. Dico solo che mi fido di Jannik".

"nessun trattamento diverso al numero 1"

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"E così come ho fiducia in Jannik ho fiducia anche nella giustizia - ha proseguito lo spagnolo, 14 volte campione dello Slam parigino -. Non mi piace esprimere la mia opinione su cose che non conosco. Quindi capisco che quando il sistema giudiziario prende decisioni, è perché ha tutte le informazioni necessarie che noi non abbiamo. Per questo motivo non mi piace vedere altri giocatori parlarne senza avere le informazioni necessarie. Le persone che ne sono dotate, durante l’intero processo, sono quelle che devono prendere le decisioni e giudicare i fatti". E ancora: "Non credo davvero che Jannik sia stato trattato diversamente perché numero 1 al mondo. Non ci credo. Per vent’anni mi sono sottoposto a tutti i controlli, ogni anno molto numerosi. So quanto sono severi. Se sono state prese decisioni a favore di Jannik, scusandolo e dichiarandolo non colpevole, è perché il tribunale che ha dovuto analizzare i fatti aveva tutte le prove e tutti gli argomenti per prendere questa decisione. E noi non abbiamo tutto questo. Penso che sia un modo per creare confusione e mi sembra ingiusto".

La Gazzetta dello Sport

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