A meno di un mese dalle ATP Finals,
l'Italia mantiene due top 10 e quattro giocatori tra i primi
trenta del mondo. Jannik Sinner è numero 2 e, dopo l'esibizione
in Arabia Saudita, è atteso in campo all'ATP 500 di Vienna e al
Masters 1000 di Parigi dove dovrebbe tornare a incrociarsi con
Carlos Alcaraz, che dopo i tornei cinesi resta saldo al comando
del ranking. Se Sinner vincesse i due titoli in Austria e
Francia tornerà numero 1 del mondo ma solo per una settimana.
Guadagna una posizione Lorenzo Musetti, che risale al numero 8
dopo l'ottavo di finale a Shanghai. Altri sette azzurri tra i
primi 100: Flavio Cobolli (22), Luciano Darderi (26), Lorenzo
Sonego (47), Matteo Berrettini (61), Mattia Bellucci (71),
Matteo Arnaldi (74), Luca Nardi (83). A parte Sinner, sono tutti
in campo questa settimana. Cobolli, Darderi e Nardi ad Almaty;
Musetti, Bellucci e Arnaldi a Bruxelles; Sonego e Berrettini a
Stoccolma.
Ma la classifica premia in particolare i protagonisti della
finale più inattesa del circuito, ovvero Valentin Vacherot e
Arthur Rinderknech. Il monegasco ha trionfato a Shanghai da
numero 204 del mondo, giocatore con la più bassa classifica a
vincere un Masters 1000 e ha scalato 164 posizioni, salendo al
numero 40. Rinderknech, suo cugino, battuto in finale, ne
guadagna 26 e diventa numero 28 del mondo.
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