
intervista
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Il Tour 1975 e il trionfo del trentino, al debutto, nel Belgio del cannibale: "Sul podio mi diedero la maglia gialla con il suo sponsor"
S ono entrambi del segno dei Gemelli: Eddy è nato il 17 giugno, Francesco il 19, sei anni dopo. Un altro segno del loro rapporto, perché Merckx e Moser hanno regalato giornate rimaste nella storia del ciclismo. "Quando a Charleroi il 26 giugno vinsi il prologo e presi la prima maglia gialla del Tour 1975, andai sul podio e mi diedero la maglia con lo sponsor Molteni di Merckx... Era già pronta. “No, nooo, non è il mio, non è quella la mia squadra”. E poi arrivò l’adesivo con il marchio Filotex". Francesco Moser è nel suo Maso Willa Warth sulle colline di Trento. Oggi parte per il Tour, destinazione Lilla, per la celebrazione dei 50 anni della maglia bianca dei giovani, che vinse proprio lui. Un’edizione storica, il 1975: introduzione della maglia a pois della montagna (primo il belga Van Impe) e appunto quella bianca, prima volta dell’arrivo finale sui Campi Elisi di Parigi. Si partiva da Charleroi, in Belgio, a un’ora da casa Merckx, e tutto sembrava portare al sesto trionfo del Cannibale, più di Anquetil (Hinault e Indurain sarebbero arrivati dopo), e invece... Quel 1975 si trasformò nella sua sconfitta, a iniziare dal prologo di apertura.