"Oggi la boxe italiana perde il suo
monumento, e mi viene da dire 'ciao immenso Nino'". Così il
presidente della federpugilato (Fpi), Flavio D'Ambrosi, in
passato anche arbitro in tanti match, sulla morte di Nino
Benvenuti.
"I grandi uomini fanno grande lo sport, Nino ci ha lasciato, ha
lasciato il suo ring, la sua nobile arte e quanti lo hanno amato
- le parole di D'Ambrosi -, tuttavia, il suo ricordo rimarrà
indelebile, la sua figura è già mito e leggenda. L'Italia
pugilistica e tutto il mondo sportivo lo ricorderanno per
sempre: lui era stile, eleganza e raffinatezza dentro e fuori
dalle 4 corde". "Spesso mio padre mi ha raccontato le sue
straordinarie vittorie e quel suo essere uomo da popolo della
boxe", ricorda il 55enne D'Ambrosi, che sottolinea come
Benvenuti "da campione olimpico a campione mondiale, ha regalato
agli italiani quel senso di appartenenza e orgoglio che solo i
grandi personaggi possono dare. Nino è stato quel raggio di sole
che ha illuminato il pugilato italiano anche all'imbrunire dei
tempi moderni. Nino tu sei nella storia e nei cuori di tutti
coloro, tanti, che ti hanno amato", conclude rivolgendosi all'ex
fuoriclasse scomparso oggi.
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