Morto Angelo Valente, icona della kickboxing: ha insegnato a combattere a Sfera, Canalis, Camarda...

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A 51 anni se ne va un grande maestro dello sport da combattimento in Italia: 4 volte campione del mondo di kick, nella sua palestra allenava vip, ragazzi e gente comune. Il messaggio commosso di Elisabetta: "Scrivere eri è insopportabile, grazie per il coraggio che mi hai dato"

14 ottobre - 09:16 - MILANO

Ha combattuto fino all’ultimo con lo stesso spirito con cui saliva sul ring. Dopo una malattia diagnosticata nel 2015, affrontata con coraggio e dignità, è morto a Milano a 51 anni Angelo Valente, quattro volte campione del mondo di kickboxing e figura simbolo degli sport da combattimento italiani. Da atleta aveva vinto anche numerosi titoli italiani tra kickboxing, savate e full contact, oltre a disputare due match di boxe da professionista nel 2006, entrambi vinti nei pesi medi. Carismatico e instancabile, Valente aveva portato la kickboxing fuori dai palazzetti di nicchia, fino al grande pubblico. Nei primi anni Duemila, quando combatteva nei galà “Kickboxing Superstar”, riempiva il Palalido di Milano: migliaia di persone accorrevano per vederlo in azione. Stimato tecnico, nel 2024 aveva ricevuto la Palma di bronzo al merito tecnico del Coni, riconoscimento come allenatore e per il suo impegno nella diffusione degli sport da combattimento. Ma era stato anche un brillante organizzatore: nel 2012 aveva fondato KickAndPunch, una delle manifestazioni più apprezzate a livello italiano ed europeo, capace di richiamare campioni e grandi atleti internazionali.

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Conclusa la carriera agonistica, aveva messo la stessa passione nell’insegnamento. La sua palestra Kick and Punch di Pieve Emanuele, alle porte di Milano, era diventata un punto di riferimento per atleti e appassionati: un luogo dove campioni e persone comuni, calciatori, vip, personaggi del mondo dello spettacolo e ragazzi con disabilità si allenavano fianco a fianco: da Vieri a Maldini, fino al giovane Camarda. Poi tra gli altri rapper Sfera Ebbasta, il comico e attore Andrea Pucci, ed Elisabetta Canalis, che grazie a lui era arrivata perfino a combattere due volte sul ring. L’attrice e modella lo ha ricordato con un messaggio commosso sui social: "Ti racconto a chi non ti ha conosciuto per spiegare la persona unica e incredibile che sei. Scrivere eri non è sopportabile. Posso solo dirti grazie per quello che hai fatto per me, per quello che mi hai insegnato e per il coraggio che mi hai dato". La sua palestra era aperta a tutti, non solo agli agonisti che allenava: Valente voleva condividere lo sport che amava, trasformandolo in uno spazio di solidarietà, passione e coraggio. "Non mi interessa avere campioni, ciò che mi interessa è che si crei il giusto feeling con l’atleta, di qualsiasi livello", raccontava in un’intervista.

La Gazzetta dello Sport

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