Battendo la Lettonia a Riga, domani
l'Inghilterra si qualificherebbe al Mondiale 2026 con due turni
di anticipo. Merito del lavoro di Thomas Tuchel, dal primo
gennaio alla guida dei 'Tre Leoni'. In 10 mesi ha raccolto
cinque vittorie in altrettante partite, con 13 reti segnate e
nessuna subita.
Mettere da parte stelle come Jude Bellingham, Phil Foden e
Jack Grealish a favore del gruppo ha dato i suoi frutti. "Ho
visto un documentario sui New England Patriots (una squadra di
football americano, ndr) e c'era questa frase: 'Non mettiamo
insieme i giocatori più talentuosi, costruiamo una squadra'.
Sono completamente d'accordo. E' esattamente quello che stiamo
cercando di fare", ha detto il 52enne allenatore tedesco.
Esemplare il caso di Bellingham. La rinuncia al
centrocampista è quella che ha suscitato più scalpore. Tuchel ha
spiegato che la stella del Real Madrid, operata alla spalla a
luglio, non aveva ancora ritrovato completamente il suo "ritmo"
a livello di club, il che ha contribuito alla sua mancata
convocazione. Ma il messaggio era chiaro: i grandi nomi non
hanno più un posto assicurato in Nazionale e devono lottare per
tornarci.
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