Eseguito lo sfratto dell'edificio in via Watteau a Milano, provvedimento rinviato oltre 130 volte
21 agosto - 12:15 - MILANO
È iniziata questa mattina, giovedì 21 agosto 2025, l'esecuzione dello sfratto dello storico centro sociale di Milano, il Leoncavallo, fondato nel 1975 in via Leoncavallo e dal 1994 trasferitosi nella sede occupata dell'ex cartiera di via Watteau.
Milano, sgomberato lo storico centro sociale Leoncavallo
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In anticipo di qualche giorno rispetto alla data precedentemente fissata, il 9 settembre, questa mattina, poco prima delle 8, polizia e carabinieri sono arrivati nella struttura di via Watteau con l'ufficiale giudiziario e, dopo aver chiuso tutti gli accessi alla via, hanno dato il via all'operazione di sfratto, rinviata per oltre 130 volte nel corso degli ultimi vent'anni.
All'arrivo di polizia e carabinieri, accompagnati dall'avvocato della proprietà, l'immobiliare Orologio della famiglia Cabassi, la struttura era deserta, mentre decine di persone e attivisti si sono radunati nei dintorni di via Watteau per protestare pacificamente contro l'operazione.
Nel corso della giornata dovrebbe essere consentito agli attivisti di recuperare il materiale custodito all'interno e a quel punto lo stabile verrà consegnato alla proprietà che nel 2005 si era mossa intentando una causa contro il Ministero dell'Interno, accusato di non aver fatto nulla, a partire dal 2003, dopo la sentenza del Tribunale di Milano che condannava l'associazione Mamme antifasciste del Leoncavallo a liberare la struttura, per sgomberare l'edificio in oltre 20 anni.
L'ultima esecuzione di sfratto del Leoncavallo risaliva allo scorso 15 luglio, pochi mesi dopo la sentenza con cui la Corte d'Appello di Milano ha condannato il Ministero dell'Interno a pagare 3 milioni di euro al gruppo Cabassi per essere stato "inadempiente" per un'occupazione durata 30 anni.
Alla fine di luglio un gruppo di artisti, musicisti, attori, scrittori, sindacalisti e giornalisti ha lanciato un appello per il Leoncavallo e solo pochi giorni fa, in vista della data di esecuzione dello sfratto inizialmente fissata per il 9 settembre, il Leoncavallo ha avviato una raccolta fondi con l’obiettivo di trovare i 3 milioni di euro che il Ministero dell'Interno ha chiesto a Marina Boer, presidente dell'associazione Mamme antifasciste del Leoncavallo.
La Gazzetta dello Sport
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