"Deve essere chiaro che non un euro
delle somme destinate al Fondo di rotazione per la solidarietà
alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste
estorsive, dell'usura e dei reati intenzionali violenti nonché
agli orfani per crimini domestici è stato dirottato alla
copertura di spese per le Olimpiadi, né che si siano sottratte
risorse in modo inedito dallo stesso fondo, per essere
utilizzate indebitamente per finalità diverse da quelle
originarie". Così Andrea Abodi, ministro per lo sport e i
giovani, rispondendo a un'interrogazione del sindacato ispettivo
in Senato. "Lo Stato ha il dovere di rappresentare un presidio
di legalità e giustizia, che deve rimanere una colonna portante
del rapporto fiduciario tra cittadini e istituzioni", prosegue
il ministro ricordando come "l'articolo 16 del DL Sport prevede
che alla copertura di parte delle spese per il potenziamento
delle misure di sicurezza e soccorso pubblico connesse allo
svolgimento dei Giochi, si provveda con le somme già versate
all'entrata del bilancio dello Stato" e che "il legislatore del
2012 ha previsto per legge l'utilizzo annuale, per finalità
diverse da quelle originarie del Fondo, delle relative risorse
non spese e resesi disponibili al termine del relativo
esercizio". Pertanto "nulla viene sottratto alle vittime
dell'usura, del racket, e dei femminicidi: il Fondo di rotazione
unico serve proprio a garantire che tutti i beneficiari abbiano
risorse sufficienti e che soltanto i residui possano essere
destinati ad altre finalità valutate come meritevoli rispetto
all'interesse pubblico. Risulta evidente come non sia il fondo a
dover essere reintegrato e come non ci sia stata alcuna
distrazione di somme", conclude.
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