Il francese è il preferito di Allegri, ma il Marsiglia non fa sconti. Akanji dice no: Tare valuta altri profili
La priorità è quella di acquistare un difensore che, nella linea a tre, possa essere alternato con Tomori, Gabbia, De Winter e Pavlovic, ma in realtà ieri l’ad Furlani e il dt Tare hanno lavorato molto anche sullo sbarco a Milanello di Adrien Rabiot, il centrocampista che Allegri vuole fortemente riabbracciare dopo l’esperienza alla Juventus. L’innesto del francese permetterebbe la cessione all’Atalanta di Yunus Musah, con la Dea che aspetta lo statunitense e ha già un accordo con tutte le parti.
avanti adrien
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Il Diavolo è convinto di aver fatto passi avanti importanti per arrivare a Rabiot sia perché ieri il dialogo con la mamma-agente Veronique è diventato molto fitto dopo i primi contatti di venerdì sia perché il Marsiglia ha preso, in prestito con diritto di riscatto dal Lipsia, Arthur Vermeeren. De Zerbi ha perso anche Rowe, finito al Bologna complice la zuffa con Adrien, ma di sicuro con l’innesto del belga classe 2005 ricomporre la frattura con Rabiot per il club è meno urgente. Il ds Benatia è particolarmente irritato con il centrocampista ex Psg e Juve, ma soprattutto con il suo entourage che non lo starebbe consigliando bene. Il fatto che non abbia deciso di scusarsi subito ha inoltre incrinato i rapporti con l’ambiente e lo spogliatoio. Restando all’Olympique, sarebbe concreto il rischio di vivere una stagione da separato in casa o, se reintegrato, comunque in salita. Non il massimo in vista del Mondiale della prossima estate. Questo lo ha capito bene anche Rabiot. Il Milan oggi deve provare a stringere per arrivare all’accordo completo sul contratto con la mezzala, che guadagna oltre 5 milioni netti a stagione, e poi a trovare un’intesa sul cartellino con i francesi, che partono da una richiesta di 15 milioni. E visto il “fattaccio”, non hanno molta voglia di fare sconti a Rabiot. Il tempo è poco e oggi deve essere la giornata della svolta, quella del dentro o fuori. Di positivo, comunque, c’è che Adrien ha rifiutato la corte dell’Aston Villa che bussato alla sua porta. Se si muoverà, sarà solo per il Milan. A meno di una proposta improvvisa e al momento non sul tavolo.
Akanji dice no, ecco gomez
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Se per Rabiot c’è la convinzione di provarci fino alla fine, per il difensore del City in via Aldo Rossi il pessimismo è il sentimento dominante. Anzi, siamo in pratica alla fine della trattativa. Perché ieri con l’agente dello svizzero ci sono stati nuovi contatti, ma Akanji ha ribadito che la prossima stagione vuole giocare in Champions e non ha aperto a una riduzione dell’ingaggio da 5 milioni netti. Due fattori che hanno spinto il Diavolo a fare un passo indietro. Trovare un difensore con meno di 48 ore di tempo prima della fine del mercato non è semplice, anche se il Milan può investire una quindicina di milioni. Wesley Fofana del Chelsea è una soluzione: è reduce da alcuni infortuni, ma Maresca, che lo ha recuperato e ha perso Coldwill, non è orientato a farlo partire. Il tecnico dei Blues darebbe il via libera a Benoit Badiashile, ma il francese ha giocato poco la scorsa stagione e ora è ko. Attenzione invece a Joe Gomez che il Liverpool può cedere se, dopo Leoni, acquisterà Marc Guéhi dal Crystal Palace. È stato nuovamente proposto Merih Demiral, attualmente all’Al Ahli dove ha un contratto molto oneroso fino al 2026.
dovbyk
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L’attacco in teoria è il reparto che non ha bisogno di innesti, ma c’è l’ipotesi, confermata da Tare venerdì a Lecce, di uno scambio di prestiti con la Roma: Dovbyk in rossonero, Gimenez in giallorosso. Massara a Sky ieri ha frenato: "Questo scambio non è neanche partito e, anche se le ultime ore di mercato possono portare sorprese, allo stato attuale quest’operazione non esiste". Gimenez non vuole lasciare Milano e lo ha confermato ai compagni, anche se nei giorni scorsi un’apertura a un trasferimento temporaneo nella Capitale l’aveva data. Qualche contatto tra le parti ci sarà anche oggi: l’operazione è in salita, ma non va del tutto scartata. Nella mente del Milan non si tratta di una bocciatura per il messicano che con il nuovo sistema di gioco e la scelta di far giocare Leao centravanti, avrebbe meno spazio. Nella Roma, secondo i dirigenti rossoneri, avrebbe più chance e tornerebbe rivitalizzato. In più Dovbyk, per caratteristiche fisiche, garantirebbe soluzioni in area che Gimenez non offre.