La testata tedesca Manager Magazin e quella britannica Autocar lanciano la bomba: "Stoccarda utilizzerà dal 2027 il 2.0 turbo benzina di Monaco". Le conseguenze più clamorose arriverebbero però dal peggioramento nei rapporti tra la Stella e la cinese Geely
Gianluigi Giannetti
22 agosto - 13:42 - MILANO
Incredibile ma Mercedes. La casa di Stoccarda starebbe trattando con la rivale storica Bmw per ricevere una fornitura di motori quattro cilindri benzina da utilizzare sui propri modelli con la Stella già a partire dal 2027. Questa l'indiscrezione raccolta dalla testata finanziaria tedesca Manager Magazin, con una conferma che arriverebbe invece dalla rivista Autocar, attraverso quelle che sono definite "fonti interne". In più, dal Regno Unito provengono portati alcuni dettagli che definirebbero meglio il quadro di una intesa che dovrebbe considerarsi assolutamente clamorosa, ma con risvolti destinati a sconvolgere l'assetto della casa di Stoccarda e non solo. Abbiamo richiesto ad entrambe le aziende una posizione ufficiale a commento, e restiamo in attesa di un riscontro. Con un certo sospetto consideriamo infatti che nelle indiscrezioni raccolte da Manager Magazin non si cita il ruolo di Geely come azionista al 9,7% di Mercedes, oltre che fornitore di motori per la Stella attraverso l’azienda Horse, di cui Geely controlla il 40%. Esiste come noto una ragnatela di rapporti tra Mercedes e l'azienda cinese, che condividono anche il controllo paritario del marchio Smart, ed è ovvio che la scelta di Bmw come fornitore potrebbe intaccare in modo evidente questa relazione, con conseguenze forse prevedibili. Se l’indiscrezione dovesse essere confermata, per Mercedes non si aprirebbe infatti solo una nuova collaborazione con i rivali di Monaco, ma inevitabilmente anche una fase di cambiamenti societari e rapporti politici internazionali.
Tutto sul 4
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Manager Magazin e Autocar sono concordi nel riferire che il potenziale accordo vedrebbe Bmw fornire un motore a benzina da utilizzare sui modelli Mercedes, dalla Cla alla Gla, Glb, Classe C, Classe E e Glc, fino alla futura "Piccola G". Il motore oggetto dell’intesa sarebbe un derivato turbo da 2,0 litri del propulsore B48 a quattro cilindri utilizzato attualmente nella gamma di modelli Bmw e Mini. Il motore B48 può essere montato sia in posizione trasversale che longitudinale, oltre che utilizzato in abbinamento a trasmissioni elettrificate per realizzare vetture plug-in-hybrid. Il conflitto appare evidente se si considera che Mercedes ha appena introdotto il motore M252 turbo benzina da 1,5 litri quattro cilindri, sviluppato internamente in Germania ma prodotto in Cina da Horse, cioè Geely. Il propulsore M252 non è attualmente capace di sostenere una elettrificazione più accentuata, cioè far parte di un powertrain plug-in hybrid o funzionare come Range Extender, cioè generatore di bordo scollegato dalle ruote con il solo compito di alimentare la trazione elettrica.
Dubbi al buio
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Apparentemente non esiste conflitto tra i due propulsori, ma è evidente che l’ingresso di BMW come fornitore ridimensionerebbe il ruolo di Geely come partner unico nelle strategie di sviluppo del marchio di Stoccarda. Ancora di più, se l‘indiscrezione dovesse essere confermata, la grande alleanza Mercedes-Bmw verrebbe percepita un chiaro segnale di resistenza dell’industria automobilistica tedesca all’avanzata cinese, ma anche come reazione ai nuovi obiettivi industriali imposti dall’andamento reale del mercato europeo. La progressione nelle vendite di auto elettriche è molto più debole di quanto preventivato negli anni scorsi, al momento cioè in cui la maggior parte degli investimenti sono stati trasferiti proprio allo sviluppo di vetture a batteria. Mercedes più che Bmw ha dovuto ritarare negli ultimi mesi i suoi obiettivi e adeguarsi ad una strategia che inevitabilmente la vedrà continuare a produrre auto con motore a combustione nei prossimi 15 anni. Proporre un nuovo motore a benzina per i modelli di maggiore diffusione o affrancarsi dalla Cina: entrambe restano indiscrezioni, ma che paiono comunque plausibili.