Maldini, manchi solo tu: quante opzioni per l'Atalanta, aspettando Daniel

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L’Atalanta ha 7 uomini per 3 posti in attacco, ma anche la duttilità e la qualità dell’azzurro possono essere preziose

Andrea Elefante

Giornalista

13 ottobre - 10:09 - MILANO

Tanta ricchezza di soluzioni offensive dell’Atalanta potrebbe essere ancora più abbondante. All’appello manca ancora Daniel Maldini, dovendo dispensare da responsabilità di questo tipo Gianluca Scamacca: finora assente - e neanche del tutto, visto che ha segnato un gol contro il Pisa - solo per un infortunio dal quale sta recuperando (convocazione possibile già per Atalanta-Lazio di domenica). Diciamo che Maldini ha dato concrete notizie di sé, e del suo talento indiscutibile, solo a tratti. La sua traiettoria, come già nelle passate stagioni, continua ad avere un andamento irregolare, di cui questo inizio di stagione è paradigmatico: Juric, impressionato positivamente dai suoi segnali estivi, non solo per necessità lo ha schierato titolare tre volte nelle prime quattro gare stagionali, compresa la gara contro il Paris Saint Germain, nella quale il ragazzo è stato il primo a inciampare: dopo quella sera non è stato più inserito nei primi undici, ha giocato appena 20’ in campionato, spezzettati in tre gare diverse, e ha visto dalla panchina per tutti i 90’ le gare contro Juventus e Bruges.

ruolo e concorrenza

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Eppure il tecnico negli allenamenti ha intravisto, e continua a vedere, caratteristiche importanti, a partire da una qualità non comune nel trattare il pallone, coraggio nel cercare soluzioni sorprendenti, facilità e precisione di tiro, anche da fuori. Per certe cose, sono peculiarità anche uniche: in attacco Juric ha due soluzioni “naturali” per ognuno dei tre ruoli offensivi e in Maldini può trovare la duttilità necessaria a giocare sia da trequartista che da punta. Un teorico plus , ma finora questa posizione in campo ancora ibrida non ha dato l’impressione di favorirlo: addirittura nell’ultima gara Juric gli ha preferito Lookman, come alternativa a Krstovic. Idem la concorrenza non banale - là davanti sono in sette per tre posti, ed escludiamo Pasalic - che in definitiva potrebbe non aiutare chi avrebbe forse bisogno anzitutto di continuità. Anche se il doversi guadagnare spazio può - diciamo dovrebbe - essere anche uno stimolo.

Continuità e Nazionale

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Fatto sta che, a 24 anni appena compiuti, per Maldini non è più tempo di alibi legati all’età. Anzi, deve considerare la legittimità di una domanda che sorge spontanea: si può dire che la sua carriera è arrivata a un bivio? Sicuramente è tempo di accelerare per imboccare una direzione definitiva, e non può non averlo fatto riflettere il fatto che stavolta Gattuso abbia raccolto troppo poche sensazioni positive per convocarlo in Nazionale, come aveva fatto invece a settembre. A Maldini non resta che ripartire dall’Atalanta, dal lavoro che può fare approfittando di questa sosta e magari dai 16’ finali giocati contro il Como, fatti di coraggio e iniziative pericolose, anche se magari come già altre volte un po’ frenetiche. Guadagnarsi spazio non sarà facile, ora che Juric per le sue scelte sentirà meno il peso delle assenze per infortuni, ma Daniel non ha altra strada che trovare un po’ di stabilità: anche in ciò che “comunica” a chi poi deve distribuire minuti di gioco. Come ha detto più di una volta il tecnico, ha tutto per meritarsela.

recupero infortunati

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Domani pomeriggio, alla ripresa dopo due giorni e mezzo di riposo, scatterà la vasta operazione recupero infortunati in vista della gara con la Lazio di domenica. Ottime chance di essere disponibili per Zalewski, Scalvini e De Ketelaere (giocherà oggi in Galles con il Belgio?) e possibile convocazione anche per Kossounou e Scamacca. A quel punto, oltre a Bakker, mancheranno all’appello solo Kolasinac e Bellanova.

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