Dopo Rabiot, anche il capitano è molto negativo con la decisione del club di giocare una partita di campionato in Australia. "Oggi si dimenticano molte cose, si pensa molto all’aspetto finanziario"
Mike Maignan nella conferenza stampa di vigilia di Islanda-Francia ha ricevuto una domanda su Milan-Como, la partita di campionato di febbraio che dovrebbe giocarsi a Perth, non a San Siro. Ha risposto così: "Sono totalmente d'accordo con Adrien Rabiot. Non capisco perché giochiamo all’estero. Oggi si dimenticano molte cose, si pensa molto all’aspetto finanziario. È una partita del campionato italiano, non capisco perché si giochi all’estero. Inoltre, avremmo dovuto giocare in casa, quindi 'perdiamo' una partita casalinga. I nostri obiettivi sono ambiziosi, non bisogna lasciare nulla al caso". Molto chiaro e, per chi non conoscesse Maignan, sorprendente: il capitano del Milan parla contro una decisione del suo club.
le parole di rabiot
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Che cosa aveva detto Rabiot? Questo: "Sono rimasto sorpreso quando ho saputo che con il Milan giocheremo una partita di Serie A in Australia. È completamente folle. Ma si tratta di accordi economici per dare visibilità al campionato, cose che ci superano. Si parla molto dei calendari e della salute dei giocatori, tutto questo sembra davvero assurdo. È pazzesco fare così tanti chilometri per una partita tra due squadre italiane in Australia. Dobbiamo adattarci, come sempre". Perth dista 13.700 km da San Siro e si raggiunge con un viaggio di 20 ore.
la risposta di de siervo
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La risposta dell'a.d. della Lega, Luigi De Siervo, è arrivata puntuale mercoledì: "Rabiot si scorda, come tutti i calciatori che guadagnano milioni di euro, che sono pagati per svolgere un'attività, cioè giocare a calcio. Dovrebbe avere rispetto dei soldi che guadagna e assecondare maggiormente quello che è il suo datore di lavoro, cioè il Milan, che ha accettato e spinto perché questa partita si potesse giocare all'estero. La sfida organizzativa è complicata, le ore di volo sono tante ma si viaggia in una business class dall'altra parte del mondo, cosa che le squadre fanno stabilmente. I calciatori di vertice, che hanno stipendi commisurati alla fatica che svolgono, dovrebbero capire meglio di altri che questo è un sacrificio che si può fare".
perché perth?
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Milan e Como hanno scelto Perth principalmente per ragioni economiche, sulla base degli ottimi rapporti costruiti dal Milan con il Governo dell'Australia Occidentale. Giocare una partita in Australia è un affare da circa 12 milioni. La fetta (nettamente) più grande andrà al Milan, anche come compensazione per la perdita dell'incasso di San Siro. Il Como e gli altri 18 club di Serie A avranno un ricavo minore. Oltre tutto questo, c'è una questione di visibilità internazionale. La prima partita di A all'estero sarà un evento, soprattutto per l'Australia. Lo spostamento della partita a Perth non è ancora ufficiale ma dovrebbe esserlo presto. L'approvazione dell'Uefa, arrivata lunedì 6 ottobre, era il passaggio più delicato e meno scontato. Mancano gli ok della Fifa e della federazione australiana, attesi a breve.