L’ex modella e storica fiamma dell’attaccante si racconta: "Con Bobo è stato un bel periodo, non parlavamo di calcio Io ero a Istanbul per il Milan quando lui giocava nell’Inter"
Ama il calcio da molto prima di innamorarsi di un calciatore. Del resto Fernanda Lessa, classe 1977, modella tra le più famose della seconda metà degli Anni 90, ma anche dj e showgirl, è nata in Brasile, a Rio de Janeiro. “E quando avevo 12 anni scappavo di casa per andare al Maracanà...”. La storia con Christian Vieri, quando erano entrambi stelle assediate dai paparazzi, è arrivata molto dopo. Ma torniamo al presente.
Come sta Fernanda?
“Bene, molto bene, anche se l’Italia mi manca tantissimo! Sono in Portogallo, ad Ericeira, il posto dove abito, quest’estate non mi sono mossa perché la mia famiglia è venuta qui dal Brasile. Siamo di fronte all’oceano, è stupendo. Vivo qui con mio marito Luca (l’imprenditore Zocchi, ndr), sono molto felice. In 9 anni di matrimonio non abbiamo mai litigato e non litigare con me è molto difficile: mio padre lo chiama San Luca”.
Parliamo di sport.
“Ne ho sempre fatto tanto, ma soprattutto atletica e bodyboard, poi nei miei 20 anni mi sono dedicata alle arti marziali, dai 30 in poi a corsa e pilates. Oggi cammino e mi alleno a corpo libero. Poi c’è il golf, sport che ho dovuto imparare per fare compagnia a mio marito. Ma piace da morire anche a me, è come lo yoga, non puoi giocare se non liberi la mente. Molto terapeutico”.
Sempre milanista?
“Premesso che tifavo Milan per i suoi colori, visto che sono da sempre tifosissima del Flamengo, devo confessare che oggi vedo soprattutto le partite della Juve: Luca è uno sfegatato bianconero. Il calcio comunque lo seguo ancora, ma se prima guardavo davvero qualsiasi cosa, ora punto sul bel gioco: Real Madrid, Barcellona, Manchester, Inter... I nerazzurri per me offrono il miglior calcio d’Italia”.
I due anni con Vieri hanno fatto crescere le sue competenze calcistiche?
“Diciamo che non parlavamo di calcio...”.
Buona risposta. A proposito, quella al Corriere in cui lo ha definito “un orsacchiotto” ha fatto un certo scalpore, nell’immaginario collettivo non è un tenerone...
“Era quello che più mi piaceva di lui”.
Vi siete poi sentiti per commentare? La sensazione è che gli anni insieme siano stati belli.
“No, non ci sentiamo più, però è vero che quello è stato un bel periodo. Ho anche conosciuto sua moglie, è molto simpatica e bellissima”.
Una volta ha detto che vi siete lasciati per colpa di un paparazzo. Che è successo?
“Non vorrei parlare di questa cosa”.
Non insistiamo. Torniamo al calcio: il Brasile di Ancelotti unisce i suoi due Paesi.
“Vero! E non vedo l’ora di vedere la Seleçao, ho conosciuto personalmente Ancelotti ed è una persona adorabile. Per me è il miglior allenatore del mondo, ricordo il suo Milan che era la squadra più forte in assoluto”.
L’Italia invece rischia (ancora una volta) di non qualificarsi al Mondiale.
“Mi dispiace davvero, per me è sempre una gioia vedere Italia e Brasile sfidarsi, anche se non so mai per chi tifare: alla fine sono contenta comunque”.
Ha conosciuto anche Gattuso?
“Sì, insieme ad Ancelotti ed altri giocatori del Milan. Per me Ringhio era uno dei più forti, con lui non passava una palla. Gli auguro di arrivare in finale al Mondiale, contro di noi...”.
Andava spesso allo stadio? Una partita che non dimentica?
“Sì, vedere la partita da vicino mi è sempre piaciuto moltissimo. Purtroppo non posso dimenticare la finale del Milan a Istanbul contro il Liverpool. Ero là purtroppo. Non lo dimenticherò mai”.
Ma non c’era Vieri.
“No, io tifavo Milan e lui giocava nell’Inter. Il calcio è il mio sport preferito a prescindere da tutto. A proposito, secondo me ci sono regole che devono essere riviste: trovo assurdo ad esempio fischiare un fuorigioco per un pezzo di piede. E vorrei dire un’altra cosa: puntiamo sul calcio femminile, sta migliorando ma non è ancora tanto seguito e le ragazze non sono pagate come i colleghi maschi”.
Sappiamo che stravede per Djokovic...
“Amo il tennis e in questo momento non posso che dire forza Jannik! Non vedo l’ora di poterlo tifare agli Us Open. Ma Djokovic rimane il mio GOAT. Ho iniziato a giocare a tennis per lui, senza ottimi risultati ma con tanto entusiasmo!”.
Su Instagram ha una foto con Valentino Rossi.
“Ho avuto la fortuna di essere testimonial con lui, abbiamo girato tanti spot insieme e ci siamo divertiti tantissimo. È un grande, mi ricordo che mi salutava dicendo sempre: “Ciao bionda!”“ (Ride).
E la foto ai box Ferrari nel 2018?
“Ero la dj ufficiale per Ferrari durante il GP di Monaco, ci hanno fatto visitare i box, è stata una figata. Adesso la F.1 è tornata ad essere divertente, ma preferisco la MotoGP. Per chi tifo? Pecco Bagnaia, torinese come le mie figlie. E mio marito”.
Nel percorso di rinascita per uscire dalla sua dipendenza lo sport ha avuto un ruolo?
“Decisamente. Ho un consiglio per chiunque abbia una dipendenza come quella che ho avuto io: quando arriva la voglia di consumare mettetevi un paio di scarpe da ginnastica e andate a correre. Funziona”.