Ricorrono oggi i cent'anni dalla
nascita di Leopoldo Pirelli (1925-2007), che ha guidato il
gruppo per oltre trent'anni, contribuendo in modo decisivo allo
sviluppo dell'impresa di famiglia e più in generale alla
trasformazione economica, sociale e culturale italiana.
Lo ricorda la Fondazione Pirelli, che celebra la figura di
Leopoldo Pirelli esponendo nell'Archivio atorico una serie di
approfondimenti per restituire il suo pensiero e il ruolo svolto
nello sviluppo della cultura d'impresa della 'P lunga'.
Fotografie storiche - come quella che lo vede ritratto sul
grattacielo di Milano 'Pirellone' in costruzione - e articoli
dedicati alla sua figura umana e professionale e al suo
contributo al fenomeno letterario della Rivista Pirelli saranno
raccolti e pubblicati sul sito della Fondazione.
A completare il racconto, una rubrica social, articolata in
più appuntamenti, dal titolo 'Leopoldo Pirelli. Valori e
passioni di un uomo d'impresa', come recita il titolo del volume
a lui dedicato ed edito da Archinto nel 2012. Un ruolo centrale
in questo percorso è affidato proprio all'Archivio Storico
Pirelli, che conserva anche l'archivio personale
dell'imprenditore (accanto a quello del padre Alberto):
documenti e testimonianze che sono oggetto di un continuo lavoro
di cura e valorizzazione e si confermano come autentica
espressione della sua idea di impresa come luogo di dialogo e
crescita condivisa.
Nato il 27 agosto 1925 a Velate (Varese) e laureato in
ingegneria al Politecnico di Milano, Leopoldo Pirelli è avviato
all'impresa di famiglia attraverso un rigoroso apprendistato,
dopo il quale viene gradualmente coinvolto nella conduzione
dell'azienda. Nel Dopoguerra, a fianco del padre Alberto, dà il
via alla costruzione del Grattacielo Pirelli, il progetto
visionario di Gio Ponti, nel quale vede non solo un quartier
generale adeguato all'eccellenza del gruppo, ma la dimostrazione
che l'impresa è anche innovazione, bellezza e cultura. Nel 1965
assume la carica di presidente, ed è l'inizio di una nuova era
per Pirelli.
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