Prevenzione, educazione finanziaria e
tutele: la Banca d'Italia ha attivato una serie di strumenti e
iniziative per rispondere alla diffusione delle frodi sui
pagamenti bancari, un fenomeno globale la cui portata dipende in
larga parte dalla digitalizzazione e dall'utilizzo da parte dei
frodatori di tecnologie sempre più sofisticate per raggirare gli
utenti, le cosiddette social engineering frauds.
Il quadro normativo viene costantemente aggiornato e il primo
passaggio fondamentale per il livello di sicurezza nei pagamenti
è stato realizzato con l'introduzione dell'autenticazione forte
del cliente (o Strong Customer Authentication - SCA) nell'ambito
della Payment Services Directive 2 varata nel 2015.
Un nuovo pacchetto di misure che sarà adottato in sede
europea nei prossimi mesi prevede ulteriori importanti novità,
in particolare il rafforzamento dei meccanismi di monitoraggio
che le banche devono adottare per prevenire e individuare
tempestivamente le operazioni fraudolente o sospette, nel caso,
sospendendole in attesa di conferma da parte del cliente.
C'è poi l'obbligo per la banca di verificare, prima di
disporre un qualsiasi bonifico in euro, che l'Iban e il nome del
beneficiario inseriti dal pagatore corrispondano, così da
evitare errori o potenziali tentativi di dirottamento dei
bonifici da parte dei frodatori, come già attualmente previsto
per i bonifici istantanei dal relativo regolamento europeo.
Sul fronte delle tutele è poi stato definito un chiaro
riparto delle responsabilità tra banche e clientela, così che
quest'ultima sia adeguatamente tutelata e, in via generale,
messa al riparo dalle perdite derivanti da operazioni
fraudolente effettuate senza consenso né colpa grave.
L'educazione finanziaria, tema sul quale sono state attivate
molte iniziative, serve a costruire la consapevolezza delle
persone come linea di difesa, fornendo gli strumenti necessari
per riconoscere i pericoli e adottare comportamenti sicuri. La
consapevolezza - spiega Bankitalia - è infatti la prima linea di
difesa contro le truffe, in particolare contro quelle più
insidiose - e purtroppo più frequenti - che si basano sulla
manipolazione del pagatore, ossia casi in cui le vittime, senza
saperlo, collaborano con i truffatori. L'indicazione è quella di
fornire particolare attenzione ai bonifici istantanei, una
modalità di pagamento comoda e veloce ma che comporta rischi
perchè l'operazione non può essere revocata. I truffatori
spingono ad utilizzarsi sulla scia di presunte situazioni
'urgenti'.
Ci sono poi strumenti di tutela, come l'Arbitro Bancario
Finanziario, facile da attivare. Dalla Relazione sull'attività
dell'Abf sul 2024 è emerso che che nel 61% dei casi le decisioni
dei Collegi sono state sostanzialmente favorevoli al cliente. In
caso di truffa, è possibile anche presentare un esposto alla
Banca d'Italia che facilita l'interlocuzione tra cliente e
banca.
La Banca d'Italia ha infine anche il compito di controllare
il rispetto delle norme relative alla gestione dei pagamenti non
autorizzati dall'utente o disconosciuti, spesso derivanti da
truffe.
Tra gli strumenti a disposizione dei cittadini ci sono le
guide in parole semplici pubblicate dalla Banca, che gli
intermediari rendono disponibili sui propri siti web e citare
nei fogli informativi dei prodotti. Queste guide contengono
indicazioni pratiche su come proteggersi da raggiri e frodi. Il
sito della Banca d'Italia per l'educazione finanziaria,
"L'economia per tutti", ospita regolarmente articoli,
approfondimenti e contenuti divulgativi sul tema delle truffe,
spiegando in modo chiaro le misure di prevenzione che tutti
possiamo adottare.
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