Leonardo, in un triangolo il mistero dell'Uomo Vitruviano

11 ore fa 2

Un triangolo nascosto potrebbe essere la soluzione del mistero che avvolge da 500 anni l'Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci: si tratta del triangolo che formano le gambe aperte nel disegno e permette di spiegare perché il genio rinascimentale abbia scelto quelle esatte proporzioni per gli arti del suo uomo 'ideale'.

Lo indica la ricerca pubblicata sul Journal of Mathematics and the Arts da Rory Mac Sweeney, dentista  a Londra e appassionato di proporzioni matematiche. Secondo l'autore dello studio, Leonardo potrebbe essersi imbattuto in un principio universale comune alle strutture biologiche

Molti ritengono che Da Vinci scelse le proporzioni dell'Uomo Vitruviano basandosi sulla sezione aurea, il rapporto geometrico pari a circa 1,61 che si ritrova  nell'arte, nell'architettura e in natura. Eppure, le misure del disegno non corrispondono: utilizzando come punto di riferimento il triangolo equilatero formato dalle gambe aperte, Mac Sweeney ha calcolato un rapporto di 1,64-1,65, un valore molto vicino all'1,63 tipico del tetraedro, il solido geometrico con quattro facce triangolari che è stato stabilito ufficialmente solo nel 1917.

A sostegno della tesi c'è il fatto che Leonardo stesso ha menzionato il triangolo equilatero negli appunti presi per l'Uomo Vitruviano. "L'anatomia umana si è evoluta secondo principi geometrici che governano l'organizzazione spaziale ottimale in tutto l'universo", dice Mac Sweeney. "Le stesse relazioni geometriche che compaiono nelle strutture cristalline e nelle architetture biologiche sembrano essere codificate nelle proporzioni umane - aggiunge - e ciò suggerisce che Leonardo avesse intuito verità fondamentali sulla natura matematica della realtà stessa".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi l’intero articolo