In Belgio Charles sale sul podio tenendo dietro Verstappen in un fine settimana carico di adrenalina, soprattutto nelle comunicazioni con il suo ingegnere Bozzi. Poi la spiegazione: "Era un momento di grande pressione"
Marco Bruckner
27 luglio 2025 (modifica alle 19:25) - MILANO
Charles Leclerc può andare via da Spa soddisfatto. È vero che la sua SF25, nonostante l’arrivo della tanta attesa sospensione posteriore, è ancora lontana dalle prestazioni della McLaren, ma a livello di guida il monegasco non può rimproverarsi nulla in questo fine settimana. Quarto nei due eventi Sprint, è riuscito invece a migliorarsi di una posizione al sabato in qualifica e la domenica in gara, chiudendo terzo in entrambe le occasioni. Weekend teso tra il pilota della Ferrari e Bryan Bozzi, con il primo che ha risposto in maniera stizzita al suo ingegnere di pista in più di un’occasione. Nella parte finale del GP, quando Leclerc era impegnatissimo a tenere dietro Max Verstappen, l'ingegnere di pista dava a Charles informazioni sul rendimento generale della monoposto, quando il monegasco è sbottato: "Lasciami in pace, per favore. Non posso avere informazioni, mentre quando si avvicina me ne date troppe. Mantenete la calma, non preoccupatevi". Non del tutto inusuale per Leclerc, solito a scaldarsi quando vengono commessi errori o in Gran Premi particolarmente complicati dal punto di vista delle prestazioni: ma i toni in effetti sono stati molto bruschi. Il non avere a disposizione una monoposto competitiva per l’ennesima stagione sta probabilmente facendo crescere la frustrazione del numero 16. In ogni caso, il ferrarista è parso sorridente nelle interviste successive alla gara, consapevole che, dato il livello delle McLaren, più di un podio non poteva ottenere e ben contento di aver tenuto dietro un Max Verstappen che soprattutto nei primi giri era parso arrembante.
LA SPRINT
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Qualificatosi quarto, Leclerc è stato molto aggressivo in partenza su Norris, riuscendo a salire terza posizione. Bello il sorpasso all’ingresso di Les Combes, avvenuto in contemporanea a quello di Verstappen nei confronti di Piastri. Il monegasco non è però riuscito a tenere alle spalle la McLaren del britannico, troppo più veloce della sua SF-25. Nel corso della Sprint c’è stata la prima risposta infastidita a Bryan Bozzi: quest’ultimo stava dando diverse indicazioni di guida a Leclerc, fin quando quest’ultimo lo ha fermato utilizzando queste parole: “Dimmi solo quando è l’ultimo giro…”. L’ingegnere ha spiegato che le diverse informazioni erano per imparare, riferendosi all’interpretazione del comportamento della nuova sospensione, al che Leclerc nelle interviste dopo la Sprint (rilasciate a Sky Sport Italia) ha commentato così: “Imparare va bene, ma ora voglio vincere”.
LA GARA
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Nella gara della domenica Leclerc è partito terzo grazie al bellissimo giro realizzato in qualifica al sabato. Il monegasco è riuscito a salire sul podio al termine della gara, tenendosi alle spalle Max Verstappen per 40 giri. La scelta di non puntare su un assetto da bagnato ha dunque pagato, dato che l’olandese, che aveva invece più carico, faceva molta fatica ad attaccarsi alla Ferrari nei rettilinei. Nel corso del GP c’è stato il momento di tensione con Bryan Bozzi di cui abbiamo già detto. In particolare, il monegasco ha criticato il suo ingegnere per avergli dato troppe informazioni in radio in un momento in cui Verstappen si stava facendo parecchio minaccioso nei suoi specchietti. A fine gara ha spiegato che la richiesta è arrivata in un momento di alta tensione, sottolineando che in quel frangente non aveva bisogno delle informazioni che gli stavano venendo comunicate: "La pressione era alta in quel momento, sbagliando la linea di pochi centimetri si rischiava un grandissimo errore. Ho detto a Bryan di lasciarmi in pace. Lui cerca di darmi informazioni ma a volte ne ho bisogno, altre volte no e così gliel'ho fatto sapere".