L’argentino dovrà saltare Atalanta e Juve. Con Zaccagni infortunato, Sarri deve ridisegnare la prima linea
Lazio nuovamente in emergenza. Questa volta i problemi dall’infermeria investono l’attacco. Dopo il derby il centrocampo era stato travolto dal peso delle assenze. Lo stop di Castellanos si è aggiunto a quello di Zaccagni dopo che anche Dia si è fermato ai box. Per Sarri una prima linea da reinventare verso la trasferta contro l’Atalanta e la sfida contro la Juventus all’Olimpico. Taty Castellanos non si è allenato sabato mattina con i compagni (ultima seduta settimanale; domani pomeriggio la ripresa a Formello) causa fastidi al retto femorale. Oggi si sottoporrà a esami strumentali: il rischio di una lesione appare molto concreto. Non filtra ottimismo. Così si prospetta l’assenza del centravanti argentino per almeno le prossime due partite. Proprio quando Sarri dovrà fare a meno pure di Mattia Zaccagni, che alla vigilia della gara contro il Torino ha riportato una lesione di primo grado all’adduttore. Il capitano sarà out per i prossimi 180 minuti per tentare di rientrare a Pisa il 30 ottobre. Da valutare Dia: ha saltato la convocazione del Senegal per un trauma contusivo- distorsivo alla caviglia destra. Per l’ex Salernitana c’è fiducia sul recupero per domenica a Bergamo.
situazione
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Senza Zaccagni e Castellanos, la prima linea della Lazio perde i propri punti di riferimento. Insieme hanno segnato 4 gol (2 ciascuno), quasi la metà del bottino totale dei biancocelesti in campionato (10 reti). Assenze che si riflettono molto anche sul piano della manovra. Senza di loro, Sarri dovrà ridisegnare il tridente. Difficile a questo punto che si vada avanti almeno dal 1’ con la formula del doppio centravanti nel segno del 4-4-2. Perché anche con il recupero di Dia, diventa complicato immaginare che il senegalese possa andare oltre un utilizzo part-time a Bergamo. Così per domenica potrebbe spuntare una nuova chance per Tijjani Noslin. Anzi per Bergamo la candidatura dell’olandese è in pole per il ruolo di centravanti. Il 26enne è stato decisivo nell’ultima gara prima della sosta per agguantare il pareggio contro il Torino nel recupero conclusivo: con un suo guizzo si è procurato il rigore trasformato da Cataldi. Arrivato nell’estate del 2024 con Baroni dal Verona, non è riuscito a trovare una sua dimensione in biancoceleste. Nella scorsa stagione in 39 presenze (appena 13 dal 1’) ha segnato 6 gol (tripletta al Napoli in Coppa Italia). Con Sarri in campo per 20 minuti suddivisi tra i finali del derby e contro il Torino. Sotto la guida del Comandante si confidava in un suo rilancio anche per rivalutare l’operazione da oltre 15 milioni per farlo arrivare da Verona. Ma finora l’olandese non è riuscito a farsi spazio.
scelte
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"Noslin? È un giocatore difficile per un allenatore: è complicato collocarlo in un contesto -ha sottolineato il tecnico venerdì ai microfoni di Lazio Style -. Ha la gamba da esterno, ma non lo è propriamente. Potrebbe essere un trequartista, ma non ha la giusta qualità. Può essere un centravanti, ma non lo è fino in fondo. È un giocatore che in certe situazioni può darci una mano: ha comunque numeri e qualità". A Bergamo Noslin ha già segnato: nel campionato 2023-24 con il Verona timbrò il 2-2 finale. Un precedente che può ricaricarlo. Per completare l’attacco Sarri potrebbe orientarsi a sinistra su Pedro (difficile da centravanti) o avanzare Basic (opzione anche nel 4-2-3-1). Improbabile che sposti Cancellieri dalla destra inserendo Isaksen. L’emergenza in attacco con la classifica da risalire è un altro ostacolo nei piani del Sarri-bis.
recupero infortunati
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Già sabato mattina Vecino è tornato ad allenarsi in gruppo. Da domani pomeriggio, alla ripresa, lavoro intensificato per il mediano che a questo punto sarà tra i convocati per Bergamo. Crescono le possibilità per recuperare anche i terzini Pellegrini e Marusic.