La Roma batte il Genoa e si riprende il quarto posto FOTO

Roma-Genoa 3-1 all'Olimpico per il match che chiude la 17esima giornata di Serie A

GOL

ROMA-Genoa 1-0 Al 14' giallorossi in vantaggio con Soulè

ROMA-Genoa 2-0 Al 19' raddoppio dei padroni di casa con Kone

ROMA-Genoa 3-0 Al 31' in gol Ferguson 

Roma-GENOA 3-1 - All'87' accorcia per gli ospiti Ekhator 

Cori, applausi e un video emozionale. La Roma omaggia Daniele De Rossi che per la prima volta in carriera torna all'Olimpico, ma da avversario. La società lo ha tributato mandando sui maxi schermi dello stadio le immagini della sua vita in giallorosso, poi il lungo applauso degli oltre 65mila tifosi durante l'annuncio delle formazioni. Prima del fischio d'inizio l'abbraccio con Gasperini, ma anche con tanti suoi ex giocatori, tra cui Soul

LA PARTITA

Lo sognava e immaginava diverso, il ritorno all'Olimpico di Daniele De Rossi, invece, è stato decisamente amaro. Non per l'accoglienza che ha trovato, ma per il risultato sì. La Roma vince 3-1 contro il Genoa, chiudendo il 2025 con più punti di tutti nell'anno solare e al quarto posto in classifica nella stagione in corso, dietro Inter, Milan e Napoli, ma soprattutto scavalcando la Juventus.

 Eppure allo stadio c'è una partita nella partita, appunto quella di De Rossi. Per la prima volta si trova dall'altra parte, avversario di una squadra che ha servito per oltre venti anni. E quando le luci si spengono per l'annuncio delle formazioni, i fischi agli avversari si interrompono solo per salutare 'un figlio di Roma', così la Curva Sud lo chiamò in una storica coreografia di un derby passato. La società lo omaggia con un video emozionale nel pre-partita, i tifosi urlano il suo nome e gli applausi per lui superano di gran lunga quelli per tutti gli altri. Entrando in campo, però, De Rossi non si lascia distrarre, provando a tener fuori le emozioni e rimandando a fine partita il ringraziamento ai suoi ex tifosi. Dopo la gara, poi, saluta i suoi vecchi giocatori uno per uno, con una passerella finita sotto la Curva Sud e in uno stadio ai suoi piedi anche se da avversario. Mentre nel primo tempo si limita a ringraziare quando compare lo striscione che recita: "Questa sarà sempre casa tua, bentornato Daniele". Poi la partita lo assorbe e i primi venti minuti sono un incubo perché la Roma piazza un uno-due che stende il suo Genoa.

Prima Soulè, innescato da un errore di Vasquez, e poi Koné, firmano l'uno e due a zero. Un avvio che facilita una partita alla quale i giallorossi arrivavano con tante assenze, da quelle di El Aynaoui e Ndicka (impegnati in Coppa d'Africa) a quelle di Bailey e Pellegrini per infortunio, oltre che di Baldanzi per febbre. Per questo in attacco gioca ancora Ferguson, nonostante le 'strigliate' di Gasperini, mentre in difesa stringe i denti Hermoso, alle prese con la pubalgia. E alla mezz'ora c'è gloria anche per il centravanti irlandese, complice un altro errore del Genoa che con Malinovskyi regala un pallone a Soulé, dal cui tiro deviato da Sommariva nasce il secondo gol in campionato (il quarto in totale) dell'ex Brighton. All'intervallo, dunque, il parziale è di 3-0 per la Roma, ma il passivo sarebbe potuto essere anche più pesante se a Koné non fosse stato annullato il 4-0 per un pestone sulla mano del portiere del Genoa.

 De Rossi lamenta un mancato rigore su Ostigard a seguito di un contatto con Svilar, ma la squadra Var conferma la scelta dal campo di Di Bello di non assegnare il penalty. Nella ripresa la Roma gestisce e conduce in porto la nave con le uniche due note negative che restano il 3-1 preso nel finale con Ekhator e la sostituzione di Soulé per El Shaarawy. L'argentino si ferma per un problema al ginocchio destro che sarà valutato nelle prossime ore, con la speranza dentro Trigoria che non sia nulla di grave perché il successo contro il Genoa apre un tour de force, con altre otto gare in mese che definiranno gli obiettivi della Roma. Quello del Genoa, invece, resta chiaro: provare a salvarsi e invertire rotta, già nel prossimo scontro diretto contro il Pisa. 

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