La rivalità tra i marchi sportivi
Adidas e Puma, fondati da due fratelli in una piccola cittadina
tedesca della Baviera, diventerà una serie televisiva
utilizzando gli archivi di famiglia, hanno annunciato i
produttori. La serie racconterà una delle faide familiari più
affascinanti nella storia del business, quella tra Rudolf "Rudi"
Dassler, che fondò la Puma nel 1948, e Adolf "Adi" Dassler, che
fondò l'Adidas nel 1949.
Inizialmente i due fratelli gestirono insieme l'azienda di
famiglia, fondata nel 1924, prima di litigare negli anni '30 e
prendere strade diverse dopo la Seconda Guerra Mondiale. Alla
fine del conflitto, la loro animosità divise la cittadina di
Herzogenaurach, vicino a Norimberga.
La famiglia Dassler ha approvato il progetto, guidato dal
produttore hollywoodiano No Fat Ego. Lo sceneggiatore Mark
Williams, autore della serie di successo di Netflix "Ozark", è
stato incaricato di scrivere la storia, basandosi su video e
ricordi di famiglia. "Tutti conoscono i marchi, ma la storia che
c'è dietro è qualcosa che non sappiamo veramente", ha detto lo
sceneggiatore a margine del Festival di Cannes. Verrà esaminato
il comportamento dei fratelli durante la guerra, un argomento
delicato per entrambi i gruppi, oggi valutati miliardi di
dollari. Adi e Rudi Dassler divennero membri del partito nazista
negli anni '30, come la maggior parte dell'élite
imprenditoriale. Rudi combatté e fu arrestato dalle forze
alleate al suo ritorno in una Germania sconfitta. "Adi è rimasto
a casa e ha cercato di mandare avanti l'attività", racconta Mark
Williams. La fabbrica della famiglia era stata sequestrata
nell'ambito dello sforzo bellico per essere convertita in una
fabbrica di munizioni.
Il capo di No Fat Ego, Niels Juul, che ha prodotto i recenti
film di Martin Scorsese, ha affermato di essere stato attratto
dalla storia dopo aver appreso della collaborazione con l'atleta
afroamericano Jesse Owens, quattro volte medaglia d'oro alle
Olimpiadi di Berlino del 1936. In particolare, Owens indossava
le innovative scarpe chiodate sviluppate dall'azienda dei
fratelli, un affronto ad Adolf Hitler, che voleva sfruttare le
Olimpiadi per dimostrare la supremazia della razza bianca.
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