La ricetta di Tonali: "Leggerezza e spensieratezza". Spalletti: "Sappiamo quanto conta questa partita"

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Le parole del tecnico e del centrocampista ex Milan alla vigilia della prima scalata per le qualificazioni al Mondiale 2026

Dal nostro inviato Vincenzo D'Angelo

5 giugno - 20:54 - OSLO (NOR)

Leggerezza, sì. Ma anche tanta applicazione e convinzione. Siamo l’Italia, giusto ricordarcelo. Soprattutto domani sera, quando a Oslo ci si gioca già una bella fetta di possibilità di accedere direttamente al prossimo mondiale. Sandro Tonali e Luciano Spalletti usano modi diversi di dire più o meno la stessa cosa. L’Italia è arrivata a Oslo per giocarsela, per vincerla. E dovrà essere brava a dimostrare di sapere andare oltre la sfortuna di qualche acciacco di troppo in questo finale di stagione. “In una partita di questo livello non ci sono differenze – ha sottolineato subito il ct azzurro -. Anche se esistessero, per il valore di qualche giocatore, ecco che poi c’è l’importanza della gara che le annulla: è una partita equilibrata”. Spalletti va oltre le assenze ed è giusto così. “Ho la possibilità di poter scegliere giocatori tra tante squadre e li abbiamo rimpiazzati tutti in maniera corretta. Il logorio e la tensione delle competizioni europee insieme alla lotta scudetto decisa all’ultimo hanno determinato che si arrivasse con un po’ di fatica alla fine”. 

la carica del c.t.

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Sono stati giorni di lavoro intensi. Un po’ tecnico, un po’ psicologo. Che poi è quello che dovrebbe fare sempre un allenatore quando ci si gioca qualcosa di enorme. “Di solito si tenta di fare un po’ tutti e due, di far riflettere su quanto sia seducente giocare una partita così anziché farla diventare un carico di pressione e tensione. Si tenta di allenare entrambe le cose e la risposta è stata corretta, si vede che i calciatori hanno capito l’importanza della gara; è bene sapere e pensare al fatto che ci giochiamo tanto. Siamo stati scelti per questa partita e questo ci deve far andare sopra tutti i pensieri. L’essenziale è andare con la testa alta e con lo sguardo corretto. Tenteremo di vincere, come penso che farà la Norvegia”. Sulla possibile sorpresa Coppola, Luciano non ha dubbi: “Io quelli dell’Under 21 li conosco molto bene perché il rapporto è stretto con gli altri tecnici – ancora il c.t. -. Lui è uno di quelli che avevamo sotto osservazione, è un giocatore molto fisico dal punto di vista d’impatto, fortissimo di testa e molto difensivo: è più marcatore, fa dell’attenzione continua la sua qualità”. 

tonali il saggio

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Tutti pronti, quindi. A cominciare da Tonali. Che però non si sente leader, perché la forza sta sempre nel gruppo. “Abbiamo tutti la stessa responsabilità – sottolinea Sandro -, siamo un gruppo sano, giovane, di ragazzi che si vogliono bene e che sanno che devono portare avanti l’Italia”. Già, perché il Mondiale manca da troppo tempo: “Essere rimasti fuori da due mondiali è stato uno shock per giocatori e tifosi. Ora sappiamo che non possiamo sbagliare a partire da domani: dobbiamo giocare con coraggio, spensierati. Dobbiamo ritrovare anche un po’ di leggerezza”. Sull’aria di negatività dopo le tante defezioni. “Qui non c’è negatività, gli infortuni esistono, fan parte del calcio. Abbiamo tanti giocatori forti, non ci nasconderemo dietro a questo alibi. La partita di domani è fondamentale per noi”. Poi carezze per tutti e una speranza. “Abbiamo accolto tutti allo stesso modo: complimenti a Gigio che si è meritato la Champions, ma poi abbiamo aiutato quelli dell’Inter in questo momento non bellissimo. Qui indossiamo tutti la stessa maglia, dobbiamo essere tutti dalla stessa parte”. L’impressione è che servirà un’Italia bella e convinta come vista diverse volte in passato contro Francia, Germania e Belgio. “Ogni partita è differente, non è facile ripetere partite fatte alla perfezione. Il gioco bello è vedere come riusciamo a replicarci per giocare veramente sereni. Siamo bravi, siamo forti, il problema è quando ci sono le pressioni che non ti aiutano a giocare con serenità”. E qui Spalletti dovrà tornare a fare lo psicologo: testa sgombra, petto in fuori. C’è da fare l’Italia. C’è da vincere, per guardare avanti con fiducia.

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