La Leggenda di Bassano: Ferrari, Mercedes e Alfa sulle Dolomiti

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Le più belle vetture categoria Sport-Competizione costruite tra il 1920 ed il 1960 sfilano tra le Dolomiti per il trentesimo anniversario de La Leggenda di Bassano - Trofeo Giannino Marzotto organizzata dal Circolo Veneto Automoto d’Epoca.Tra i piloti presenti Miki Biasion, René Arnoux  e Tonino Tognana. Fra le regine della gara, la Ferrari 225 S del 1952 vincitrice al Gran Premio di Montecarlo con Vittorio Marzotto

Savina Confaloni

27 giugno - 13:13 - BASSANO (VICENZA)

Festeggia il suo trentesimo anniversario con una edizione speciale "La Leggenda di Bassano-Trofeo Giannino Marzotto", organizzata dal Circolo Veneto Auto Moto d’Epoca. Fino al 29 giugno sfilano sulle Dolomiti oltre cento tra le più belle vetture sport-competizione storiche realizzate tra il 1920 e il 1960, con a bordo equipaggi arrivati da 15 nazioni, dall’Argentina alla Svezia fino all' Australia. L'evento, patrocinato da Asi, Fiva, Regione Veneto e Ministeri italiani nell’ambito del progetto "Asi Circuito Tricolore", unisce la bellezza dei luoghi attraversati, tra Veneto e Trentino-Alto Adige, con auto uniche e piloti che hanno fatto la storia. Tra le 100 vetture iscritte ci sono delle vere rarità: dalla GN Parker Special del 1921 mossa da un motore aereo da 6.2 litri che arriva direttamente dalla Gran Bretagna guidata da Justin Maeers con il numero 1 sulla fiancata, alle otto Bentley anteguerra, Mercedes-Benz Sport 4 del 1929, Alfa Romeo 8C Monza, Maserati A6GCS, Bmw 328, Osca F.lli Maserati, e le Ermini 1100 Sport del 1953 e Jaguar C-Type 3.8 litri del 1959. Presenza importante di Ferrari con la Ferrari 225 S del 1952 vincitrice al Gran Premio di Montecarlo con Vittorio Marzotto e la 250 Tri del 1960.

BARCHETTE E FERRARI DA SOGNO

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Tra le auto iscritte ci sono anche dalle imponenti anteguerra inglesi, capitanate dalla Bentley Speed 6 del 1929 del collezionista irlandese Eddie McGuire, accompagnata da altre sei Bentley di cui 2 Bowler sovralimentate, alle Bugatti Tipo C del 1925 e 51 del 1929, alla Invicta S-Type Low Chassis del 1931, Alfa Romeo 8C Monza del 1932 e la 6C 1750 GS di un equipaggio australiano: un parterre che si trasforma in un museo a cielo aperto dedicato alla storia e cultura automobilistica delle diverse nazioni, con la Delage D6-80 del 1936 e la Amilcar CGSS del 1926 a raccontare i fasti delle corse francesi assieme alle concorrenti teutoniche Mercedes-Benz Sport 4 del 1929 con il suo motore di 7.000 cc, portata in Italia dall’amburghese Moritz Dressel, e la gloriosa Bmw 328, icona delle competizioni automobilistiche negli Anni 30, incoronata come l'auto da corsa migliore d'Europa dopo la Mille Miglia del 1940. Dalla Germania arriva anche la Ermini 1100 Sport del 1953 dei tedeschi Hamelmann Stefen e Caroline, già protagonista di  tre Mille Miglia di velocità e una delle due Jaguar C-type 3.8 litri del 1959 ufficiali. Ben rappresentato il Cavallino, con alcuni pezzi unici come la Ferrari 225 S del 1952 vincitrice al Gran Premio di Montecarlo con Vittorio Marzotto, una dei soli 4 esemplari costruiti di Ferrari 121 LM del 1954 portata dall’equipaggio israeliano Shraga-Shraga, una 750 Monza del 1955 dello spagnolo Fernandez e, sempre dalla Spagna, una 250 GT/TR del 1959 dell'equipaggio femminile Fernandez/Rodriguez, per concludere con una delle tre 250 Tri del 1960 costruite e guidata dall'inglese Alan Cosby, della storica azienda britannica Kent Brushes. Tutte pronte a sfidare i tornanti delle Dolomiti patrimonio Unesco dal 26 al 29 giugno fra borghi e vallate di Veneto e Trentino-Alto Adige lungo un roadbook di oltre 500 chilometri. "Una occasione unica per il pubblico di poter ammirare e sentire da vicino vetture meravigliose e rarissime - spiega il presidete del Circolo Veneto Auto e Moto d'Epoca Stefano Chiminelli - grazie ad un evento che ha forti risvolti turistici, attraversando e sostando in luoghi significativi dal punto di vista ambientale, artistico e culturale, tra i quali il museo civico di Bassano nel cui chiostro si svolgeranno le premiazioni". A fare da apripista il due volte campione del mondo di rally Miki Biasion a bordo di una Dallara Stradale, messa a disposizione dalla casa di Varano de’ Melegari, partner storico della manifestazione, mentre al volante di una Kimera 037 partecipa alla Leggenda di Bassano Tonino Tognana, unico pilota nella storia Ferrari ad aver portato una vettura del Cavallino alla vittoria nel Campionato italiano rally del 1982 e oggi a capo di  una delle più antiche manifatture di porcellane Geminiano Cozzi Venezia 1765.

Il percorso

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Un lungo weekend di motori tra turismo, cultura e sport:  "La Leggenda di Bassano"  vede sfidarsi al centesimo di secondo gli equipaggi in gara su un percorso di circa 500 km tra Veneto e Trentino-Alto Adige. Si parte da Rossano Veneto venerdí 26 giugno in direzione Nervesa della Battaglia, con la prima sosta alla Fondazione “Jonathan Collection”, presso l’Aviosuperficie Francesco Baracca: si tratta dell'unico museo italiano dedicato a velivoli storici conservati in perfetta funzione, e ad attendere i partecipanti proprio la sorpresa del decollo di alcuni aerei tra cui lo Spad di Francesco Baracca, noto per aver contribuito con l’emblema di famiglia al mito del Cavallino Rampante, quale simbolo prima  della Scuderia Ferrari e poi della Casa di Maranello.  Il roadbook prosegue per Feltre, Lamon, Fiera di Primiero, per raggiungere San Martino di Castrozza, dove è prevista una cena in quota e uno spettacolo pirotecnico, mentre la tappa del sabato è dedicata ai passi dolomitici Campolongo, Gardena, Sella. Domenica gran finale attraversano Siror e Cornale per arrivare a Bassano del Grappa, con la parata e la presentazione delle vetture al pubblico in piazza Libertà, e le premiazioni nel chiostro del museo civico.

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