L'Udinese a caccia di Napoli e Juve, il Torino punisce la Roma

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L'Inter sprofonda in una crisi di risultati e, a sorpresa, a fare da compagna di fuga del Napoli capolista e favorito, è la Juve di Tudor e di Yildiz. In attesa della Cremonese, che posticipa domani, si sfila la Roma di Gasperini, che cade in casa con un Torino cresciuto dopo un inizio complicato, grazie a un gioiello del determinato Simeone.

Resuscita dopo una doppia frenata l'Atalanta di Juric che travolge il malcapitato Lecce con una doppietta di De Ketelaere. Continua a salire l'Udinese che in trasferta non perde un colpo e, dopo l'Inter, supera anche il Pisa e si porta in solitaria a due punti da Napoli e Juve. Si ferma di nuovo invece la Lazio consentendo al Sassuolo di vincere con Fadera e lasciare l'ultimo posto.

Fa rumore il tonfo della Roma che deprime l'entusiasmo dei tifosi, all'ennesimo sold out. Gasp nel dubbio tra Ferguson e Dovbik sceglie il falso nove Dybala, che esce dopo un tempo per un infortunio da valutare. Ma è una Roma involuta e poco fluida quella che cerca di scardinare la difesa granata, ben disposta da Baroni, e tira poco e male in porta. La gara si sblocca con una cocciuta incursione del ritrovato Simeone che confeziona una conclusione eccellente che vale tre punti. A nulla servono i cambi del tecnico, l'assedio infatti non produce risultati, è anzi il Toro che sfiora due volte il raddoppio. Non il migliore modo per preparare il derby del prossimo turno.

Ma è un passo falso che riguarda anche la Lazio che non riesce ad arginare la voglia di rivalsa del Sassuolo. Sembra mettersi bene la gara per gli ospiti dopo l'espulsione al 24' di Vranck, ma con l'on field review il cartellino si tramuta in un giallo. Tanto impegno ma poche conclusioni da parte delle due squadre. Nella ripresa il portiere Muric salva con una prodezza su Zaccagni, poi è il Sassuolo che trova il vantaggio: su angolo testa di Muharemovic e deviazione vincente di Fadera contro una difesa ferma. Ci sarebbe tempo per recuperare ma il Sassuolo legittima i tre punti mantenendo i nervi saldi fino alla fine.

A due punti dalla vetta si porta l'Udinese di Runjaic che è meno scintillante di quella che ha inguaiato l'Inter e viene due volte graziata per gli svarioni dei suoi difensori. Il Pisa però è poco concreto e viene infilato da una conclusione di Bravo dopo un'incursione di Atta respinta. Poi i friulani amministrano il gioco, contengono i tentativi dei toscani e per mezz'ora utilizzano Zaniolo, alla ricerca della migliore forma. Si sblocca dopo due modesti pareggi l'Atalanta che sembra cominciare a digerire le direttive di Juric. A volte la manovra è spigliata e ficcante e ricorda quella dei tempi di Gasperini.

A suonare la carica è il recuperato Scalvini che porta in vantaggio i suoi con un preciso colpo di testa, ma i trascinatori della squadra sono Zalewski e De Ketelaere.  L'esterno confeziona l'assist per Scalvini, poi si mette in proprio e segna il terzo gol con una punizione magistrale. In attacco, accanto al volitivo ma impreciso l'ex Krstrovic, decisivo risulta il belga che firma una doppietta con un tocco di destro e poi capitalizzando uno svarione difensivo di Siebert. Poi una prodezza di N'Dri rende meno amaro il ko del Lecce apparso però inconsistente dopo una fiammata iniziale.

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