L'Empoli si gode i gol di Popov, il bomber 18enne scappato dalla guerra

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L'attaccante ucraino è il volto nuovo della Serie B e guida la classifica cannonieri con 4 gol in 3 partite

Vincenzo Di Schiavi

Giornalista

16 settembre - 09:41 - MILANO

Un torneo giovanile gli ha cambiato la vita. Ma qui i gol c’entrano poco e nulla. È il fato che si è messo al lavoro per scrivere la sua ineluttabile sceneggiatura. Il 22 febbraio 2022, quando Putin decide di avviare “l’operazione speciale”, ovvero l’invasione dell’Ucraina, Bohdan Popov non ha ancora compiuto quindici anni ed è in Polonia per un torneo internazionale con la Dinamo Kiev, il club che lo ha strappato dalla natia Nizhyn per aggregarlo alla propria cantera e farne un giocatore vero. Popov non metterà più piede in Ucraina. Da lì comincia un viaggio nuovo. Che lo porterà a diventare il capocannoniere e il volto nuovo della Serie B, dopo tre giornate con la maglia dell’Empoli.

il viaggio

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Ma torniamo a quei giorni drammatici. La famiglia fa di tutto per risparmiargli il supplizio. Il ragazzo trova così una sistemazione nel vivaio del Gornik Zabrze in attesa di capire il proprio futuro. Si vive alla giornata. E, ogni tanto, ci sono anche quelle fortunate. Il padre, dall’Ucraina, riesce a mettersi in contatto con un’amica di famiglia che ha interessi in Italia. Il dado è tratto. Pochi mesi dopo, nell’autunno 2022, Bohdan arriva nel nostro Paese. Prima tappa Arcola, in Val di Magra, provincia di La Spezia: là viene affidato ai servizi sociali, vive in una casa famiglia, e torna a giocare. Il ragazzo possiede la grazia dei movimenti in un fisico possente (ora è 193 cm), qualcuno lo nota e lo segnala allo Spezia. Nel vivaio spezzino però resta poco più di un mese. Sul club pende un “Ban” della Fifa e il trasferimento salta. A questo punto entra in scena l’Empoli e la vita di Popov cambia faccia. Siamo nell’ottobre del 2023, il club toscano non indugia, lo tessera e lo aggrega all’Under 17. Esordio a novembre, la crescita è impetuosa: 8 gol in 14 partite con i baby dell’Empoli che arrivano fino alla finale scudetto persa contro la Roma. Al quartier generale di Monteboro logico che diventi uno dei più attenzionati. La società ne fa un investimento quasi mirato, cesellandolo a livello fisico, vista la stazza. Il patron Corsi che fa del vivaio il core-business del club ha l’occhio fino per i predestinati. "È un talento vero. L’altezza certamente lo aiuta, ma ha anche un’ottima tecnica e soprattutto è molto ben coordinato nei movimenti. Ha tutto per arrivare e, potenzialmente, anche molto in alto". La passata stagione è aggregato alla prima squadra di D’Aversa che, dopo un paio di amichevoli, sentenzia: "Sì, mi piace". Popov comincia a fare la spola tra i grandi e la Primavera, ma gli infortuni lo condizionano. Comunque con i ragazzi va in doppia cifra: 10 gol.

il presente

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Ad aprile ha fatto 18 anni, in estate ecco la consacrazione. Arriva Pagliuca in panchina e la sensazione è che l’ucraino possa diventare un fattore in Serie B. Il treno passa e lui lo prende al volo. Alla prima giornata, contro il Padova, Shpendi s’infortuna nel primo tempo, Nasti è squalificato, Pellegri ai box per problemi fisici. Tocca a lui. Doppietta. Poi la rete contro la Reggiana e la perla di domenica scorsa contro lo Spezia. Bohdan potenzialmente ha tutto: fisico, tecnica, fiuto e velocità. Ha però ancora bisogno di entrare più spesso nel match, partecipare di più come prevede il kit della punta moderna. Pagliuca spiega: "Penso che debba crescere e migliorare sotto tanti aspetti. Ha fatto un grande movimento contro lo Spezia, ma nell’economia del gioco deve crescere insieme a tutta la squadra". Intanto ha pure riabbracciato madre e fratello che sono venuti a trovarlo per una decina di giorni. A Empoli vive da solo, frequenta gli ex compagni della foresteria e non ha smanie social. Insomma ha tutto per diventare un campione.

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