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L'australiano finalista nel 2022 ha raccontato le difficoltà per ottenere un pass, con il via libera dopo una discussione: "Mi hanno anche perquisito"
Luigi Ansaloni
5 luglio 2025 (modifica alle 14:37) - LONDRA (REGNO UNITO)
Dalle stelle alle stalle. Nick Kyrgios fino a qualche anno fa era uno dei personaggi più attesi a Wimbledon, nel 2022 ha raggiunto la finale. Ora invece ha difficoltà persino a varcare i cancelli dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club.
L'australiano ha raccontato che ieri in un primo tempo gli sono state rifiutate le credenziali a Wimbledon, perché non era in possesso di un documento d'identità valido. Per entrare All England Club è richiesto sempre un documento d'identità al momento del ritiro del pass per accedere al campo.
il protocollo
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Kyrgios ha cercato di spiegare le sue ragioni e ha cercato di farsi riconoscere, ma niente da fare. "Di solito non sono uno che chiede: Sai chi sono? quando cerco di accedere agli eventi", ha raccontato a talkSPORT. "Mi hanno chiesto un documento d'identità con foto, ma avevo appena comprato un nuovo telefono, perché era rotto, non avevo foto... E lei ha riso prima di chiedermelo, quindi sapeva chiaramente chi fossi, ma stava solo seguendo il protocollo”.
la perquisizione
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L’australiano ha poi continuato nel racconto: "Ho chiesto “Pensi di potermi far entrare e darmi il pass solo per questa volta”, e lei mi ha risposto: “No”. A quel punto ho detto: “Davvero? Per favore”, ma mi hanno detto che non potevano farlo, per ordini superiori”. Alla fine il pass è arrivato, ma l’avventura dell’australiano non è finita qui, visto che, come tutti i visitatori, è stato fermato all’entrata per controllare il contenuto di tasche e zainetto. “Sono stato perquisito", ha aggiunto. "Mi hanno detto di mettere giù tutte le mie cose e sono stato perquisito”. Un trattamento che un giocatore che ai Championships è stato finalista e protagonista magari non si sarebbe aspettato, ma si sa: i tempi cambiano. Kyrgios quest’anno non ha nessun ruolo ufficiale a Wimbledon, visto che gioca e che non è più nemmeno commentatore: la Bbc non ha rinnovato la sua collaborazione, viste le sue ultime dichiarazioni e uscite, in particolare sul caso Sinner.
