Juve, frenata per Kolo Muani: il Psg alza il prezzo. Ma Comolli ha già pronto il piano B

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Da Parigi per Randal chiedono intorno ai 60-70 milioni, cifre a cui Comolli non arriva. Chi al suo posto? Openda può essere il nome giusto, ma ci sono anche altre opzioni

Fabiana Della Valle

Giornalista

23 agosto - 07:17 - MILANO

L a lunga estate di Randal Kolo Muani non è ancora terminata. Dalla favola a lieto fine alla storia infinita e con il pericolo di brutte sorprese a volte il passo è fin troppo breve nel mercato: capita che saltino all’improvviso trattative avviate da tempo a cui mancavano solo i dettagli, perché sono quelli che a volte fanno la differenza, soprattutto se si tratta di soldi. Così la Juventus si ritrova a meno di dieci giorni dal gong del mercato ancora appesa a un filo e con il rischio tangibile di non riuscire più a regalare a Igor Tudor il giocatore che più desidera, l’unico indicato espressamente dal tecnico per completare il reparto offensivo. I bianconeri erano talmente sicuri di andare a dama, forti del buon rapporto con il Psg e della volontà dell’attaccante (che da tempo si è promesso alla Signora) che non avevano neppure pensato a un piano B. Il club francese però non solo continua a fare melina ma chiede di più della cifra stanziata dalla dirigenza juventina e a queste condizioni tutto è diventato molto più complicato. Nel quartier generale di Madama nessuno ha perso le speranze di riuscire a trovare l’accordo, ma un po’ di pessimismo in più rispetto al passato inevitabilmente c’è. Ecco perché si valutano anche altri profili, da Openda a Nkunku fino a Jackson.

gioco al rialzo

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"Kolo Muani vuole tornare a giocare con noi, ci stiamo lavorando", aveva detto Damien Comolli a fine luglio, dispensando positività. In realtà in poco più di 20 giorni i contatti sono stati tanti e frequenti, ma questo non è bastato per convincere il Psg, che comunque considera Kolo Muani in uscita ma vuole venderlo solo alle sue condizioni. La Juventus da parte sua è convinta di aver fatto ogni sforzo possibile per accontentare i parigini: la proposta prevede un prestito oneroso (di 10 milioni) con un riscatto nel 2026 fissato a 35-40 milioni più bonus. Un’operazione da 50 milioni, considerata una cifra congrua per i bianconeri, che per trasformare l’affitto in un acquisto a titolo definitivo hanno avuto l’ok di John Elkann a prendere l’attaccante indipendentemente dalle sorti di Dusan Vlahovic (il serbo ha un contratto in scadenza tra un anno, è sul mercato ma punta i piedi per restare). Il Psg però non solo non s’accontenta ma ora rilancia chiedendo di più, per la precisione tra i 60 e i 70 milioni. Su queste basi è difficile trattare: i bianconeri si stanno rendendo conto che se non cambiano le carte in tavola (leggi i milioni) dovranno rinunciare.

il piano b

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Kolo Muani è sempre stato considerato una certezza da Igor Tudor e se non dovesse più arrivare il club dovrebbe rivedere tutti i piani. L’idea è prendere comunque un altro attaccante, non una prima punta classica (avendo già Vlahovic, oltre al neo acquisto Jonathan David) ma qualcuno che possa stare in mezzo e pure sulla fascia. Alla Kolo Muani, appunto. Servirà un colpo last minute che convinca sia dal punto di vista tecnico sia da quello economico. L’ideale sarebbe riuscire a strappare un prestito con diritto/obbligo di riscatto. Ademola Lookman è un profilo che piace da tempo ma costa ed è difficilmente raggiungibile (ne sa qualcosa l’Inter), anche Rasmus Hojlund piace ma è nel mirino del Napoli. Resta valida l’idea Edon Zhegrova, che la Juventus stava già seguendo in caso di cessione di Nico Gonzalez, sebbene il presidente del Lilla, Letang ha ribadito che vorrebbe trattenerlo. Il nome giusto potrebbe essere Lois Openda, a patto che il Lipsia sia disposto a cederlo dopo aver perso già Benjamin Sesko. In uscita c’è Nicolas Jackson del Chelsea, già sondato prima dell’acquisto di David, che però è molto vicino all’Aston Villa. Offerto in queste ore Christopher Nkunku, sempre del Chelsea.

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