Il nuovo stop di Bremer obbliga i bianconeri a muoversi anche in mezzo per gennaio: dal prestito dello slovacco a Kim, “scontento” al Bayern
La storia si ripete: a ottobre la Juventus si ritrova costretta a iniziare un lungo conto alla rovescia confidando nella riapertura del mercato di gennaio per ritoccare la difesa. A differenza di un anno fa, quando arrivarono Kelly dal Newcastle e Renato Veiga in prestito dal Chelsea, la situazione è meno drastica e definitiva. Stavolta Bremer starà fermo due mesi, non dieci. Ma alla Continassa sono consapevoli che tanto il brasiliano quanto Juan Cabal (già tornato ai box per un problema muscolare) saranno soggetti a alti e bassi, a ripartenze e nuove fermate. Più o meno come succede a molti giocatori la stagione successiva a un intervento al crociato. Per tutti questi motivi, i dirigenti bianconeri nei prossimi due-tre mesi terranno le antenne dritte anche sui centrali, meglio se in affitto e con una buona conoscenza della Serie A.
pallino
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Se inizio gennaio fosse oggi, il primo nome da cui inizierebbe la Signora sarebbe quello del pallino Milan Skriniar, già sondato un fa quando era finito ai margini del Psg. L’ex Sampdoria e Inter è ripartito dal Fenerbahce su precisa richiesta di José Mourinho. L’addio dello Special One, ora al Benfica, rende la posizione di Skriniar sulla carta più “attaccabile” da parte della Juventus. Il 30enne slovacco è una idea già perlustrata anche a luglio. Fra ottanta giorni si capirà se potrà diventare qualcosa di più, anche in base alle condizioni post intervento di Bremer. I radar bianconeri terranno d’occhio soprattutto il mercato degli “scontenti”, cioè quello dei big poco impiegati nei top club: vedi l’ex Napoli Kim, spesso in panchina nel Bayern. Il coreano, però, è extracomunitario: non un dettaglio.
destra e mediana
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La Juventus, dopo l’ingaggio del canadese Jonathan David a parametro zero, conserva un posto per un colpo “extra Ue”. Ma la speranza di Igor Tudor, che confida nell’arrivo di un laterale destro e di un mediano di spessore internazionale, è quella di occupare l’ultima casella con Nahuel Molina dell’Atletico Madrid. L’argentino in agosto non ha accettato il prestito a Torino, però il Mondiale si avvicina e a Madrid sta giocando poco. Le mediazioni sono al lavoro per far cambiare idea all’ex Udinese. L’arruolamento di un terzino destro consentirebbe a Tudor di riportare stabilmente nel trio difensivo Kalulu, spesso arrangiato a tutta fascia in questi primi mesi. Se Molina è il nome che piace di più – è campione del mondo, conosce la Serie A e dopo l’affare Nico Gonzalez i rapporti con l’Atletico sono ottimi – a ottobre i ragionamenti sono svariati. Nelle liste di Damien Comolli - dg e prossimo ad - resiste anche Jonathan Clauss (Nizza), già allenato da Tudor a Marsiglia e trattato in agosto. Profilo diverso – e più giovane – quello del 21enne inglese Brooke Norton-Cuffy (Genoa), seguito più volte dal vivo.