Jugovic: "Juve, rilancia Koop. Vlahovic? Una pagina che va chiusa in fretta. E Douglas..."

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"Se completano la rosa di Tudor con 2/3 rinforzi di livello anche la lotta scudetto diventerebbe più affascinante. Ma Conte parte favorito, De Bruyne sposta gli equilibri"

Filippo Cornacchia

Giornalista

1 agosto - 08:28 - TORINO

La Juventus cerca un “tuttocampista” e negli ambienti bianconeri l’identikit è accompagnato da un ritornello nostalgico: “Ci vorrebbe uno come Jugovic”. Già, l’uomo del rigore decisivo nella finale di Champions 1996 contro l’Ajax, uno che in due stagioni in bianconero (95-97) ha vinto tutto in Italia, in Europa e nel mondo a suon di rincorse e palloni recuperati, ma anche di inserimenti, assist e gol (10). "Il calcio è cambiato e sinceramente non mi rivedo in nessuno oggi", racconta il serbo, in Italia protagonista anche con Sampdoria, Lazio e Inter.

Jugovic, fosse nella Juventus, in mezzo al campo farebbe uno sforzo per uno tra Tonali (Newcastle) e Hjulmand (Sporting) o andrebbe più su Bissouma (Tottenham) o Amrabat (Fenerbahçe)? 

"Tonali è completo, ma non so quanto sia possibile arrivare a un giocatore della Premier in questo momento storico. Io punterei su un altro nome". 

Chi? 

"La Juventus ha in casa un tuttocampista come Koopmeiners, un anno fa acquistato per più di 50 milioni. Nell’Atalanta di Gasperini era un punto fisso, anche in mezzo al campo: io spingerei forte sul rilancio di Koop in coppia con Thuram. Il francese ha qualità interessanti, ma alla Juventus contano due cose: essere continui e vincere. Io sono stato ceduto dopo una finale di Champions persa contro il Borussia Dortmund... Ai quei tempi se arrivavi secondo era un disastro". 

E se arrivavi in ritardo al raduno come Douglas Luiz, presentatosi a Torino dopo quattro giorni e senza un motivo? 

"Episodio inammissibile per un professionista. Moggi non so come si sarebbe comportato, forse Douglas Luiz non lo avrebbe proprio acquistato. Moggi era attento al campo, ma anche alla mentalità. Non a caso spesso puntava su gente abituata a trionfare: Vialli aveva vinto alla Samp, Ferrara al Napoli, io alla Stella Rossa, Deschamps al Marsiglia. E Zidane era… Zidane, un fuoriclasse". 

La Juventus ha respinto il Chelsea, pronto a spendere 70 milioni per Yildiz: sorpreso? 

"Quando giocavo io, non esistevano intoccabili e si vinceva: penso alle cessioni di Vieri, Boksic, Zidane… I dirigenti respingendo il Chelsea hanno dato ancora più responsabilità a Yildiz". 

Come si risolverà il caso del suo connazionale Vlahovic: resterà a parametro zero, andrà al Milan di Allegri o in Inghilterra? 

"Spero si trovi una soluzione in fretta per il bene di tutti. È una pagina che va chiusa, per il resto sono scelte personali". 

Comolli, dopo aver ingaggiato lo svincolato David, insiste per il ritorno di Kolo Muani dal Psg: la convince come attacco? 

"Kolo Muani è stato alla Juventus fino all’altro giorno ed è vantaggioso ripartire da lui: Tudor conosce e apprezza il ragazzo. E il francese è una garanzia, un nazionale". 

David si è presentato ai bianconeri promettendo 25 gol come nelle stagioni al Lilla: missione possibile? 

"Mi accontenterei anche di 20 reti e un trofeo, perché alla fine alla Juventus conta soltanto quello. La promessa è impegnativa, ma sono ottimista: David ha numeri importanti e in Champions ricordo diversi suoi gol contro big come Juve, Real Madrid e Atletico". 

Da Tudor che tipo di Juventus si aspetta? 

"Aggressiva, magari anche vincente. Tudor ha chiuso bene la scorsa stagione e adesso ha il vantaggio di lavorare fin dall’estate con la squadra. Spero che i dirigenti gli completino la rosa con 2-3 rinforzi di livello. A guadagnarci sarebbe la Juventus e tutto il campionato: a quel punto la lotta per lo scudetto diventerebbe davvero affascinante". 

Il Napoli del suo ex compagno Conte riparte favorito? 

"Certo. Se Antonio è rimasto, è perché crede di poter rivincere. L’acquisto di De Bruyne sposta gli equilibri: parliamo del simbolo del Manchester City degli ultimi anni, una delle migliori squadre al mondo. Di De Bruyne non ho ancora capito soltanto perché Mourinho non credette in lui al Chelsea". 

Il Milan riparte da Modric: sensazioni? 

"Ai tempi di Berlusconi, Modric sarebbe arrivato a 20-21 anni e non a 40... Ma sarà comunque interessante vedere in Serie A un campione pluridecorato come l’ex Real Madrid".

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