Italia, seconda sconfitta in due giorni: la Grecia batte gli azzurri 76-74. Gallinari ancora out

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Non basta un ottimo Niang: la squadra di Pozzecco perde la seconda sfida consecutiva dopo quella con la Lettonia

Giorgio Burreddu

Collaboratore

22 agosto - 21:29 - MILANO

Keep calm e rivediamoci all’Europeo, non manca molto. Italia-Grecia sarà l’esordio azzurro anche lì, a Cipro. Intanto la squadra di coach Pozzecco perde anche la seconda sfida al Torneo Acropolis, un 74-76 che del gruppo azzurro dice molto ma non tutto. Per esempio che ci sono state tante, troppe palle perse (addirittura 18). E che ci sarà da rivedere un terzo quarto da 27-12 di parziale negativo. Di buono, invece, c’è Niang. Giocatore importante, fisico, carico che anche all’Europeo potrà avere spazio e gloria. La stanchezza, però, comincia a farsi sentire. E vedere. Capace di risalire la china nel quarto periodo, l’Italia ha però sbagliato troppo senza abbandonare mai la partita: è l’indicazione che conta di più. Non mollare è un segno di grandezza. Carattere, insomma. Ma certo Poz dovrà risolvere le sbavature e fare scelte. Tante le cose da valutare. Anche Gallinari, ieri ancora out per scelta.

buon inizio

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L’avvio è blando: due minuti senza canestri, attacchi statici, sbloccati solo da Toliopoulos. Fontecchio replica con due triple che lanciano l’Italia sul 6-3 facendo capire che la musica, rispetto a ieri, contro la Lettonia, è cambiata. Era questo il segnale che Pozzecco voleva vedere. Anche se la Grecia ha sprecato molto. Melli punisce dall’arco (11-5), mentre gli Antetokounmpo provano a riavvicinare i compagni. Ma è l’Italia solida già vista in altre occasioni. Melli dall’arco ricaccia indietro il tentativo greco (16-10), mentre Zougris accorcia, Diouf stoppa e rilancia Spagnolo, glaciale dalla lunetta. Sul finale di periodo, i greci hanno un colpo di coda. Ma Italia resta avanti 20-16 dopo dieci minuti. L’Europeo che Poz sta costruendo passava anche da questo match così particolare perché gli ellenici saranno anche gli sfidanti dell’esordio vero. E quelle triple che non avevano funzionato giovedì sera, contro la Grecia hanno avuto un peso diverso (12/26). C’è stata soprattutto la convinzione, qualcosa che in manifestazioni del genere serve sempre. Infatti l’Italia apre anche il secondo quarto con l’energia di Niang (atleta sublime) e la stoppata di Akele, che poi piazza anche la tripla del nuovo allungo. La Grecia prova a rientrare con Kalaitzakis e Toliopoulos, fino al -1 (28-27), ma gli azzurri rispondono con ordine. Akele col semigancio, Fontecchio preciso dalla lunetta, Melli in transizione: ecco gli azzurri che ci piacciono. Nel finale Fontecchio per la bomba dall’angolo che vale la doppia cifra di vantaggio, 40-30. 

il finale

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Il gioco azzurro ha bisogno di trovare forma e sostanza. Ci vuole tempo, è giusto. Persino lecito. E Thompson ha bisogno di altri minuti per legarsi a tutto ciò che Poz chiede. In attacco, poi, il discorso triple va sostanziato. Se contro la Lettonia il meccanismo si era inceppato, contro la Grecia si è vista la direzione che il coach azzurro sta valutando. Guadagnarsi tiri puliti richiede un dispendio elevato di energie. E nel terzo quarto tutto questo si vede bene. In favore della Grecia, però, capace di sfruttare le palle perse azzurre (davvero troppe) e una normale flessione negativa. Il mini-break 13-4 riporta in gara i greci (48-43). Poi Katsivelis si prende il 2+1 del -2. Dorsey segna la tripla del sorpasso (48-51). È qui che l’Italia deve giocare da squadra. Ma ci riesce solo in parte. Kalaitzakis si accende dall’arco e firma l’allungo sul +7 (50-57), mentre l’attacco azzurro si inceppa tra errori e altre palle perse. Solo un guizzo di Niang sopra il ferro ridà ossigeno. Il finale di quarto è amaro: l’Italia resta a secco e chiude sotto 52-57. Gli azzurri devono rincorrere. Spissu, nel quarto, tiene vive le speranze con due triple e i liberi dell’antisportivo che riportano gli azzurri a -2 (71-73 a 1’30’’). La tripla del sorpasso di Melli si ferma sul ferro, e i possessi decisivi diventano una altalena di errori e occasioni mancate. Negli ultimi secondi la Grecia allunga dalla lunetta. La tripla di Fontecchio arriva troppo tardi. Finisce 74-76: Italia generosa ma sconfitta.

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