Se una big europea pagasse la clausola per l'olandese, i nerazzurri hanno già in testa l'alternativa
Nell’attesa, piuttosto imprevedibile, del 15 luglio, data in cui scadrà la clausola-mannaia per Dumfries, almeno c’è una certezza in casa interista: la sorte dell’olandese porta a un bivio di mercato. Ci sarà una strategia con Denzel ancora in mano a Chivu e un’altra senza il tenutario della fascia destra. In caso arrivi un bonifico per l’esterno da Manchester o da Barcellona, i nerazzurri penserebbero a sostituirlo rapidamente: è vero che Luis Hernique in quello stesso ruolo è costato 24 milioni, ed è altrettanto vero che in rosa c’è il tuttofare Darmian ed è stato appena riscattato dalla Roma Zielinski, ma servirebbe comunque un’altra aggiunta di qualità nel ruolo. Un titolare alternativo, magari già testato sui campi di Serie A. Ad esempio, ai nerazzurri non dispiacerebbe aggiungere un altro brasiliano: Dodò, 26enne della Fiorentina, è imprevedibile come l’ex Marsiglia appena arrivato a Milano. Il viola ha tutt’altra struttura fisica di Dumfries, 22 centimetri in meno (166 contro 188) ma, nel caso, i nerazzurri non cercherebbero un replicante dell’olandese. Si percorreranno altre strade, visti gli attesi correttivi tattici di Chivu.
l'intreccio
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Al momento, è solo studio ed eventuale opportunità: l’Inter è interessata, ma guarda con la giusta distanza ai problemi di rinnovo dell’esterno. Il precedente accordo scade il 30 giugno 2027, non dopodomani, ma al brasiliani non è piaciuto il ritardo nel proporgli un aumento sull’attuale stipendio da 1.5 milioni. Tra l’altro, dal canto suo, la Fiorentina ha messo gli occhi su un nerazzurro in uscita: Seba Esposito sa che a differenza del fratello Pio dovrà presumibilmente costruirsi una carriera lontano da Appiano, ma è ben contento dell’interesse di Stefano Pioli appena tornato al Franchi.