A Verona se Zielinski, Taremi e Arnautovic fossero in panchina, toccherebbe al Toro che però dopo Madrid non è più tornato sul dischetto. Thuram non ci va dal 2019. Dimarco e quella traversa che trema ancora
Giornalista
21 novembre - 13:39 - MILANO
Senza Hakan Calhanoglu l'Inter perde non soltanto il più imprescindibile dei suoi effettivi ma anche un rigorista chirurgico. Il palo colpito dal dischetto contro il Napoli, che pure avrebbe potuto riportare in vetta i nerazzurri, è stato il primo errore in nerazzurro (in ottobre l'infortunio con la Turchia, ma perché era scivolato colpendo il pallone con entrambi i piedi...) ma non cambia la sostanza. Calha è l'uomo dei piazzati perché calcia forte e preciso - ne ha avuto conferma lo stesso Meret -, ma dietro di lui le gerarchie sono meno chiare. E nella probabile formazione in vista del match di sabato a Verona resta il dubbio: ma se dessero un rigore ai nerazzurri, chi andrebbe sul dischetto?
fantasmi del passato
—
Sono quattro i precedenti stagionali con il turco non in campo. Contro la Stella Rossa ha segnato Taremi, poi la doppietta di Zielinski alla Juve e l'errore di Arnautovic (sanato dalla zampata finale di Thuram) in casa dello Young Boys. Il teorico vice Calha sarebbe Lautaro, ma quello tra il capitano e il dischetto è un rapporto particolare. Pur sapendo calciare bene con entrambi i piedi - l'ultima prodezza con l'Argentina è arrivata con un sinistro al volo -, il Toro aveva sbagliato in diverse occasioni e dopo l'errore contro l'Atletico che aveva sancito l'eliminazione agli ottavi nell'ultima Champions (13 marzo scorso) non si è più presentato sul dischetto. Contro la Stella Rossa ha ceduto tra gli applausi il pallone a Taremi, che doveva ancora sbloccarsi e aveva fornito gli assist precedenti. Un bel gesto, anche se sul 3-0 poteva essere l'occasione per togliersi la scimmia dalla spalla. Mentre a Berna Lautaro era in panchina per turnover, contro la Juve il pallone lo ha consegnato a Zielinski, che per due volte se l'è sentita e non ha sbagliato. Lautaro non deve dimostrare niente a nessuno e non si possono mettere in discussione generosità, coraggio e dedizione alla causa. Resta però la sensazione che se un compagno dice di essere pronto lui gli ceda volentieri l'incombenza. Anche perché il Toro vive di istinti e il penalty è invece l'esercizio più cerebrale: testa e sangue freddo contano molto di più della tecnica.
le alternative
—
Se davvero sabato al Bentegodi Zielinski, Taremi e Arnautovic dovessero iniziare in panchina, quali sarebbero le alternative a Lautaro in caso di penalty assegnato all'Inter? Thuram fa tante cose, ma sul dischetto in tempi recenti non si è mai presentato. Non calcia un rigore dal 2019 e ha un bilancio di 3 errori su 8 tentativi. Dimarco ha un mancino come pochi al mondo, ma nell'unico precedente (contro l'Atalanta, il 25 settembre 2021) ha centrato una traversa che ancora trema. Pavard, Acerbi, Bastoni, Dumfries e Barella non sono certo degli specialisti. Anche se Mkhitaryan in carriera ne ha tirati (12 centri su 15, di cui un solo rigore calciato e segnato in A, ai tempi della Roma) e con lo stesso Dimarco potrebbe essere l'alternativa a Lautaro. La scelta di Inzaghi arriverà al termine dell'ultimo allenamento, quando i giocatori si fermano per provare i calci piazzati e il tecnico in base alla formazione che ha in testa indicherà i due o tre rigoristi. In attesa che il ritorno di Calha tolga tutti i dubbi.