Rayan Cherki con l'Italia di Spalletti? Dalle origini pugliesi all'idea azzurra: cosa c'è di vero

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Il trequartista del Lione, classe 2003, gioca nelle nazionali giovanili francesi, ha passaporto algerino ma anche la nonna paterna barese

Gabriele Ragnini

21 novembre - 18:05 - MILANO

Un nuovo possibile oriundo per Luciano Spalletti. È l'ultima ipotesi per un cambio di casacca (e di nazionalità) sull'asse Italia-Francia: Rayan Cherki potrebbe giocare con gli azzurri? Il talentuoso 21enne franco-algerino è uno dei pochi appigli di un Lione in caduta libera verso la Ligue 2, a causa dei debiti societari. Ma soprattutto, da anni è uno dei protagonisti nelle squadre giovanili francesi: lo scorso 15 novembre ha rimesso in piedi la sua Under 21 proprio in occasione della sfida ai ragazzi del ct Nunziata, brillando con un gol e un assist al bacio per il 2-2 finale. Ed è proprio con l'Italia che condivide una parte delle sue origini e la possibilità di dare un cambio rotta al suo futuro: Cherki si è infatti proposto per giocare con la nazionale azzurra. 

l'asse francia-italia

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Chissà che proprio in occasione della sfida tra le Under 21 bleus e azzurre non sia balenata per la testa di Cherki l'idea di passare dall'altra parte. Nato e cresciuto a Lione, il trequartista classe 2003 ha un legame di sangue con l'Italia, che lo riconduce alla Puglia. Sua nonna paterna, infatti, è di Bari ma emigrata in Francia e tanto basterebbe per aggiungere un altro passaporto ai due già ottenuti fin qui (oltre all'infanzia passata oltre le Alpi, sua mamma è algerina). Nonostante sia diventato un punto di riferimento per le nazionali minori, con ben 12 gol e 7 assist realizzati in 22 partite nell'Under 21, Cherki non ha mai avuto la possibilità di esordire con la squadra di Deschamps. Arrivato a 21 anni e con tanta concorrenza intorno in Francia, la sua idea sembrerebbe quindi quella di provare a dare una svolta al suo futuro, aprendosi una terza via italiana e inseguendo la possibilità di una convocazione da parte del ct Spalletti.

gli altri oriundi

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Degli oltre 50 giocatori di nazionalità straniera che hanno avuto la possibilità di ottenere il passaporto italiano e giocare con la Nazionale, Cherki potrebbe essere il primo francese. I commissari tecnici degli scorsi anni hanno più volte fatto affidamento agli oriundi, tra cui spiccano negli ultimi anni Retegui, Jorginho ed Emerson. Sudamericani allo stesso modo di Luiz Felipe, Joao Pedro, Toloi ed Eder, convocato per la prima volta da Conte e arruolato in occasione degli Europei del 2016. Bisogna tornare indietro nel tempo per trovare altri nomi di rilievo come Camoranesi o, ancora prima, Omar Sivori, che tra il 1961 e il 1962 ha vestito nove volte l'azzurro, totalizzando otto gol ma senza ottenere grandi successi con l'Italia. 

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