L’Arabia Saudita aumenterà a 10 il numero di stranieri per squadra nel 2025, pronta a rivoluzionare il mercato con nuovi investimenti e acquisti di stelle europee.
Eugenio D'Antonio
17 luglio - 16:44

L'Arabia Saudita si prepara a un nuovo assalto al calcio europeo. La Roshn Saudi League sta per varare una modifica regolamentare che consentirà ad ogni club di schierare fino a dieci giocatori stranieri senza limite d'età. Un cambiamento che è destinato a rendere ancora più aggressiva la strategia di mercato saudita. Dopo le tante stelle giunte sul Golfo a partire dal 2023, ora il campionato arabo punta a consolidare il proprio status di potenza, con nuovi investimenti e un ulteriore apertura ai calciatori internazionali.
Dieci stranieri per squadra: il nuovo piano dell'Arabia
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Secondo quanto riportato dal giornalista Khalid Alshenaif e da fonti vicine alla LFP Saudita, la nuova regola dovrebbe entrare in vigore già da agosto 2025, nel pieno del calciomercato estivo europeo. Il regolamento attuale prevede otto stranieri più due under 23, ma con la nuova norma si potranno tesserare dieci stranieri senza vincoli di età, di cui otto in campo e due in panchina. Un cambiamento che nasce dalla volontà di rendere la Saudi Pro League sempre più competitiva e attraente per i grandi nomi europei. La finestra di mercato saudita, che va dal 20 luglio al 10 settembre, si annuncia quindi infuocata, con operazioni già concluse come quella di Theo Hernandez all'Al Hilal e Lacazette al Neom SC, nuovo club sostenuto dal progetto NEOM.
Un piano ambizioso per dominare il calcio internazionale
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La mossa della federazione saudita non è casuale. Dopo il clamoroso acquisto diCristiano Ronaldo nel 2023, che ha dato vita ad un effetto domino con gli arrivi di Neymar, Benzema, Milinkovic Savic e tanti altri, il paese ha capito che per crescere serve continuità. Aumentare il numero di stranieri servirà ad attirare più top player e rafforzare l'appeal globale del campionato. L'obiettivo sembra essere chiaro: portare la Saudi Pro League ad essere seguita da una platea più vasta anche a costo di modificare le regole. In Europa i club iniziano già a preoccuparsi.