Incredibile a Pistoia: il presidente Rowan allena e va in panchina. E il sindacato non ci sta

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L'ex giocatore, arrivato come rappresentante della nuova proprietà Usa, ha ingaggiato suo figlio e proprio il suo impiego è alla base della rottura col tecnico Calabria. Così in settimana ha diretto lui stesso gli allenamenti e contro Venezia ha fatto il coach vero e proprio

Matteo Lignelli

21 ottobre 2024 (modifica alle 15:47) - MILANO

Un cambio per rimettere sul parquet il figlio Maverick nei momenti decisivi di Cremona-Pistoia, poi vinta dai toscani grazie a un suo canestro il 13 ottobre. La gestione dei time out durante la sconfitta casalinga con Venezia di domenica. Anche se le regole non lo permettono, il presidente del Pistoia Basket, Ron Rowan, 61 anni, vuole comunque dirigere la squadra. Ma insorgono i tifosi, che con uno striscione richiamano al “rispetto dei ruoli”, e pure il sindacato dei coach che denuncia la situazione alla procura federale. E adesso che il caso è scoppiato non è escluso che arrivino uno squalifica per Rowan, il "vero" allenatore di Pistoia, e una "strigliata" agli arbitri che non hanno segnalato niente a partita in corso. 

presidente-allenatore

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Il patron americano - per tutti il "Marine" - ha acquistato il club prima dell’estate, tornando a Pistoia dove da giocatore era stato amato dai tifosi. Da subito sono parse chiare le sue “incursioni” sulle questioni di campo, arrivando a criticare il gioco della squadra di Nicola Brienza (miglior coach della scorsa Serie A, non riconfermato e ora a Cantù in A2) per i troppi tiri da tre punti, mentre era in corsa per i playoff. Rowan, se avesse potuto, avrebbe anche allenato la Estra, ma non ha alcun titolo. Ha avuto un forte impatto sul mercato (ha voluto un roster più fisico del precedente) e ha scelto un allenatore amico, Dante Calabria, ex giocatore pure di Milano ma privo di esperienza in panchina in Europa. E così quelli che erano solo sospetti su chi fosse il vero coach, si sono concretizzati all’inizio del campionato quando Rowan è apparso in panchina nelle vesti di dirigente accompagnatore. 

Il “golpe” di Cremona

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Una figura che non ha certo il permesso di alzarsi in piedi e impartire indicazioni ai giocatori, o di chiamare i cambi. Come accaduto contro Cremona e, soprattutto, Venezia. Non a caso il sindacato dei tecnici si fa sentire a "salvaguardia della professionalità e dei sacrifici degli allenatori, del loro percorso formativo e del tempo speso nei corsi di formazione". Rowan ha giocato a lungo in Italia: partendo da Venezia e poi andando a sostituire il padre di Kobe Bryant, Joe, a Pistoia. Ha esordito in Eurolega a 34 anni con il Paok, però dopo il ritorno negli States ha solo allenato a livello scolastico. La scorsa settimana a Cremona, per paura di perdere il match per le scelte di coach Calabria, ha chiamato lui il cambio per far rientrare in campo il figlio Maverick che fin lì era stato uno dei migliori. È stato il momento della rottura con Dante Calabria, che potrebbe essere definitiva. Il coach ha risposto a monosillabi nelle due conferenze stampa successive e poi ha dato forfait domenica, ufficialmente per un virus gastrointestinale.

In settimana, di nuovo, era stato Rowan a dirigere alcuni allenamenti, con Calabria sconsolato in disparte. Contro la Reyer il ruolo di primo allenatore è toccato a Giuseppe Valerio, anche lui ex giocatore di Pistoia e la scorsa stagione assistente in B Interregionale. Rowan lo conosce e si fida di lui, però gli ha comunque sottratto la guida della squadra decidendo i cambi e gestendo i time out. E Calabria? Il suo agente nei giorni scorsi era in città. Quel che è certo è che ha il coltello dalla parte del manico alla luce di un contratto triennale. Difficile che possa farsi andar bene tutto ciò, anche perché il suo presidente da allenatore ombra è ormai l'allenatore “di fatto”.

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