La sfida di Juve e Inter: vincere in Champions pensando a San Siro

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Thiago e Inzaghi condizionati dal match di domenica. Solo il Bologna sfavorito. Aspettiamoci punti, ma anche bel gioco

Luigi Garlando

Giornalista

22 ottobre - 00:10 - MILANO

Il terzo turno di Champions League si annuncia ammaliante come un canto di sirene. Meglio infilarsi la cera nelle orecchie, come i marinai di Ulisse, e remare a tutta, facendo finta di niente, per evitare le trappole della presunzione. Tre italiane partono favorite, l’eccezione è il Bologna che affronta l’Aston Villa, quarto in Premier e a punteggio pieno in Champions, dove ha schiantato lo Young Boys (3-0) e sorpreso il Bayern Monaco (1-0). Gli inglesi non perdono una partita da agosto. Serve l’impresa per portare via punti da Birmingham. 

suggestioni juve

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In campo stasera anche Milan e Juventus, contro Bruges e Stoccarda. Per i rossoneri, dopo due sconfitte, non esistono alternative alla vittoria. Al contrario, per la Juve a punteggio pieno, i tre punti con lo Stoccarda darebbero di fatto la garanzia minima dei playoff e una buona ipoteca sul passaggio diretto agli ottavi tra le migliori otto. Due successi nelle prime due partite di Coppa Campioni li conquistarono anche Giovanni Trapattoni e Marcello Lippi, che poi sollevarono il trofeo. Lo Stoccarda, decimo in Bundesliga, non vince una partita dal 22 settembre e ne ha appena presi 4 dal Bayern Monaco. In Champions ha un punto, frutto di un pareggio casalingo con il non galattico Sparta Praga, dopo aver perso nettamente al Bernabeu (1-3). Ha un buon attaccante, Demirovic (5 gol in campionato), ma non è avversario che fa tremare le vene e i polsi. Thiago Motta giura che la sua Juve avrà comunque la testa nel match dello Stadium al 200%, senza farsi distrarre dal pensiero dell’Inter e della partitissima di domenica.

Inter Milan’s head coach Simone Inzaghi during the Serie A Enilive soccer match between AS Roma and Inter at the Rome's Olympic stadium, Italy - Sunday, October 20, 2024. Sport - Soccer. (Photo by Fabrizio Corradetti / LaPresse)

variabile inter-juve

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Sì, perché questa terza giornata di Champions, per Thiago Motta e Simone Inzaghi, è un complesso mind game: convincere la squadra che conta solo la prima partita, quella di coppa, senza però dimenticare che il match di San Siro merita riflessioni e strategie. Juve e Inter, come due barche di America’s Cup, cercheranno il vento migliore per arrivarci nel modo più lanciato possibile. Thiago proverà a ritrovare la facilità creativa e il miglior Yildiz, visti contro il Psv Eindhoven e molto meno in campionato. Da recuperare anche l’anima feroce di Lipsia che ha consentito ai bianconeri una rimonta memorabile in inferiorità numerica. Thiago, dopo Genoa, Spezia e Bologna, è alla prima esperienza in una squadra di potere che vuole dominare il gioco. Sta studiando e adeguandosi a nuovi contesti tattici, cioè a squadre che si chiudono spesso e volentieri. Si è fatto un nome con l’uscita bassa dal pressing, lodata e imitata, che predisponeva alla ripartenza in spazi aperti. I tre 0-0 e la vittoria sofferta su autogol con la Lazio raccontano bene le difficoltà del tecnico a organizzare un attacco efficace a squadre che sanno difendersi bene. Thiago cercherà stasera di ritrovare l’allegra Signora di coppa, spigliata nel gioco e forte di cuore, per poi poterla trasferire direttamente a San Siro.

Inter Milan’s Nicolo Barella during the Serie A Enilive soccer match between AS Roma and Inter at the Rome's Olympic stadium, Italy - Sunday, October 20, 2024. Sport - Soccer. (Photo by Fabrizio Corradetti / LaPresse)

nella testa dell'inter

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 Il mind game di Inzaghi è ancora più complicato, perché lo Young Boys solleva motivazioni inferiori a quelle dello Stoccarda e rischia di essere schiacciato dal pensiero di Inter-Juve. Gli svizzeri non hanno fatto un punto e un gol in questa Champions, sculacciati in casa dall’Aston Villa (3-0) e al Camp Nou dal Barcellona (5-0). In campionato il club di Berna, sconfitto 5 volte su 10 partite, galleggia al decimo posto. Il rischio di prenderlo sottogamba è reale, anche perché Inzaghi trasfigurerà la squadra con un turnover comprensibile e necessario. Taremi e Arnautovic, risparmiati contro la Roma, dovrebbero partire titolari per consentire alla ThuLa di tirare il fiato e limitare il rischio infortuni sul campo sintetico di Berna che sollecita i muscoli in modo diverso. Appena recuperato Barella, Simone ha perso Calhanoglu, in forte dubbio per domenica. A centrocampo la coperta è cortissima, sembra un asciugamano. Di fatto, l’Inter potrà permettersi un solo cambio nel reparto, Zielinski, rientrato dalla nazionale con qualche acciacco. L’avvicinamento al duello di domenica contro la Juve sarà un impegnativo gioco d’equilibrismo per Inzaghi: non perdere punti a Berna per alzare la percentuale di qualificazione agli ottavi dopo il bel pareggio di Manchester e la goleada con la Stella Rossa; salvaguardare l’artiglieria pesante; limitare il rischio infortuni e, possibilmente, gestendo il risultato, anche lo sperpero energetico.

Atalanta’s Mateo Retegui  celebration goal 0-2  in action  during the  Serie A enilive soccer match between Venezia and Atalanta at the  Pier Luigi Penzo Stadium, north Est Italy -Sunday, October  20, 2024. Sport - Soccer (Photo by Paola Garbuio /Lapresse)

champions uguale bel gioco

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Cosa chiedere a questo turno di coppa, oltre ai risultati? Bel gioco, il grande assente di questo avvio di campionato. I sofferti 1-0 di Napoli, Inter, Juve e Milan, con qualità di manovra al minimo sindacale, sono stati il manifesto del torneo in corso. Deficit in parte prevedibile, visto che 3 allenatori su 4 hanno guidato una rivoluzione tecnica. Ma siamo quasi a novembre... Lecito aspettarsi qualcosa di meglio dalle grandi. Unica eccezione, l’Atalanta, la nostra squadra più internazionale. Al Gasp il gioco non manca mai. Per questo viene premiato in Europa dove la qualità paga. Domani attaccherà il Celtic.

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