I media anglosassoni difendono il pilota britannico: "Negli stessi anni lui 7 titoli la rossa 0. Dovrebbero starlo a sentire"
"Forse John dovrebbe dare il buon esempio". Il post via social con cui Jenson Button, campione del mondo di F.1 nel 2009, ha stroncato l’uscita di John Elkann verso Charles Leclerc e Lewis Hamilton ha infiammato il dibattito sulle parole del presidente della Ferrari. Soprattutto in Inghilterra, dove le parole del numero 1 del Cavallino sono state lette come un attacco frontale soprattutto nei confronti dell’idolo di casa, Lewis Hamilton, appunto.
affondo
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L’affondo più duro nei confronti di Elkann è arrivato dal Times: "Lewis Hamilton - si legge - ha vinto sette titoli mondiali piloti nel periodo in cui la Ferrari, la squadra più prestigiosa della Formula 1, non è riuscita a vincerne nemmeno uno. Sembrerebbe dunque logico ascoltare i suoi suggerimenti su ciò che potrebbe non funzionare. Oppure no. Perché, a quanto pare, la soluzione del presidente John Elkann è dire ai suoi due piloti di “parlare di meno” e concentrarsi sulle prestazioni". Nello stesso articolo sono stati anche ricordati gli incontri organizzati in stagione con i responsabili della Scuderia. Ricorda Lewis: "Mi sono seduto con John (Elkann), Benedetto Vigna (amministratore delegato Ferrari) e Fred Vasseur, il team principal, in diversi meeting. Ho parlato con il capo del nostro reparto progettazione, Loic Serra, il nostro capo designer, di questioni per il prossimo anno, sull’avantreno e sul retrotreno, giusto per assicurarmi che la macchina ci sia". Ebbene, si chiede il Times, "questo sarebbe l’atteggiamento di un pilota poco concentrato?". Pilota che dal 2008, il primo anno della striscia negativa della Ferrari senza Mondiali piloti vinti, ha portato a casa 7 titoli iridati e 101 GP.
incubo
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Secondo il Guardian, il richiamo di Elkann è collegato alle dichiarazioni critiche di Hamilton, che aveva definito la sua prima stagione in Ferrari "un incubo". Il Telegraph ha rimarcato lo schietto invito di Elkann a "parlare meno" dopo la debacle di Interlagos. L’articolo sottolinea lo shock di un dirigente Ferrari che rimprovera i propri piloti in pubblico, e richiama il fatto che Hamilton non ha ancora ottenuto podi in stagione. Il tono è tendenzialmente critico verso la gestione Ferrari: si parla di "boss" di Maranello che "bacchetta" Hamilton, a indicare una frattura poco usuale esposta sui media. Il sito The Race ha parlato di critica "sorprendente", notando che Elkann ha implicitamente messo in dubbio l’unità interna del team e definendo "drammatico" che a Maranello si punti il dito contro i propri piloti. BBC Sport ha segnalato che il presidente Ferrari ha criticato pubblicamente Hamilton e Leclerc per i loro commenti post-gara in Brasile, invitandoli a mettere da parte le parole e pensare alla pista. Il tono in questo caso è neutrale e descrittivo, limitandosi a riportare i fatti salienti e le frasi chiave di Elkann, senza aggiungere particolari giudizi. Altri commentatori hanno fatto notare come la Ferrari non vinca titoli da anni sotto la guida Elkann, insinuando che il problema non siano solo le parole dei piloti. In generale, sui siti specializzati britannici il tenore dei commenti è critico verso Elkann: si parla di «fallout» (contraccolpi) significativi dopo quelle frasi e c’è chi suggerisce che prima di chiedere silenzio ai piloti, la dirigenza Ferrari dovrebbe analizzare le proprie responsabilità.


