Trenta giorni di tempo per valutare le carte - circa 1.500 pagine tra testi e documenti - inviate alla Camera dal Tribunale dei ministri. La Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio si riunirà, dopo la pausa estiva dei lavori, ai primi di settembre per valutare il caso Almasri e la richiesta di procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano.
Entro la fine del mese procederà con la propria istruttoria e riferirà all'Aula che, probabilmente, sarà chiamata ad esprimersi all'inizio del mese successivo in una data che dovrebbe essere intorno al 4 di ottobre.
Sia la Giunta che l'Assemblea di Montecitorio si esprimeranno con tre voti distinti sui tre componenti dell'esecutivo sotto accusa ma ci sarà, invece, solo un'unica relazione su tutta la vicenda. Il relatore verrà nominato, plausibilmente entro la fine di agosto, dal presidente Devis Dori. Il voto che si terrà nella Giunta sarà palese mentre quello in Aula sarà segreto.
Sulla carta l'esito delle votazioni appare del tutto scontato e dovrebbe rigettare la richiesta di autorizzazione.
Nell'organismo parlamentare, infatti, il centrodestra può contare su un'ampia maggioranza di 13 a 8. La Giunta è, infatti, composta di 21 membri e oltre al presidente, di Avs, i componenti del centrodestra sono 12: 6 sono di Fratelli d'Italia; 3 della Lega; 3 di Forza Italia e uno di noi Moderati.
Ne fanno inoltre parte 4 componenti del Pd; 3 del Movimento 5 stelle.
Nel corso dei lavori dell'organismo parlamentare che - come stabilito da una riunione dell'ufficio di presidenza - si riunirà sulla questione per almeno 5 sedute, i diretti interessati saranno invitati a fornire i loro chiarimenti in Giunta.
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