Dopo Camarda, il portiere del Napoli disinnesca anche Morata. Ha parato 6 degli ultimi 10 tiri dagli undici metri, 2 in cinque giorni
Due tiri dagli undici metri parati nella stessa settimana certificano che Vanja Milinkovic-Savic è veramente una certezza come para-rigori. Quello bloccato a Camarda a Lecce però non era bastato a fargli ottenere il premio di migliore in campo, allora il serbo ha pensato bene che magari pararne un altro a distanza di quattro giorni gli avrebbe assicurato quel riconoscimento. E così è stato. Giusta la trovata, un po’ meno il brivido di rischiare di andare sotto nel primo tempo al Maradona contro Fabregas e la sua banda di ragazzini. Atterrare Morata, il più anziano degli avversari, e soprattutto neutralizzare il suo tiro dagli undici metri ha fatto piombare Napoli e i suoi tifosi nello sconforto e poi nell’estasi nel giro di un paio di minuti. Tutto merito di questo numero uno al quale Anguissa (l’uomo che aveva deciso Lecce-Napoli) avrebbe voluto consegnare quel famoso premio di Mvp della partita di martedì scorso. Impossibile per il camerunese, "altrimenti mio figlio mi ammazza". Poco male per Vanja: è bastato aspettare la partita successiva per rifarsi.
Certezza Vanja
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Per la festa di Halloween aveva scelto un costume da guerriero fantasma. Quattro giorni dopo il Lecce e il penalty bloccato a Camarda, senza armatura né spade finte, ha ribadito invece di essere il terrore dei rigoristi della Serie A. I numeri sono tutti dalla sua parte: ha parato sei degli ultimi 10 penalty affrontati in campionato; nessuno come lui in Italia, in Europa solo il bosniaco Vasilj del St. Pauli ha fatto tanto bene. Ma qual è il suo segreto? "Puoi analizzare quanto vuoi i tuoi avversari ma è un attimo, è un qualcosa che hai dentro – aveva provato a spiegare post Lecce –. Non so cosa sia di preciso che ti porta a buttarti da una parte o dall’altra". "È questione di quell’attimo in cui si decide e si va da una parte" ha ribadito dopo lo 0-0 col Como.
Decisivo
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Alla sua quinta partita consecutiva in campionato tra i pali, Milinkovic chiude la settimana con nono e decimo turno di Serie A – che anticipa il ritorno della Champions League al Maradona – con due interventi determinanti e una grande dose di meriti nei 4 punti conquistati nelle ultime due uscite. In una parola: decisivo. Ma nel secondo tempo contro Fabregas… "non ricordo parate di Vanja" ha sottolineato Conte in conferenza stampa, per ribadire anche la bontà del lavoro di tutto il resto della squadra. Un Napoli a cui mancano, e sono mancati, diversi giocatori per infortunio: da Lukaku («presenza fondamentale» per Milinkovic) agli altri che "si sono fatti male e che speriamo tornino presto per darci una mano". Gilmour e Spinazzola gli ultimi, da valutare in vista di martedì e di un appuntamento di Champions da non sbagliare.

